Notte della Taranta 2023 Fiorella Mannoia

L’omaggio a Gigi Chiriatti apre La Notte della Taranta 2023, con un’emozionata ed entusiasta Fiorella Mannoia che intona in perfetto salentino il brano Un giorno di venerdì. (Qui la scaletta)

La serata prende il via alle 20.30 con i Nidi d’Arac che permettono ai 200mila di Melpignano di entrare immediatamente in un’atmosfera magica, familiare e tradizionale. Un hors d’oevre degno aperitivo di una serata di musica e contaminazione, in cui si celebra la rivendicazione dell’identità.

Un concetto che si snoda brano dopo brano, parola dopo parola, tra ritmi più accesi e melodie malinconiche che rappresentano uno spirito orgogliosamente ibrido.

A un primo ascolto si avverte una certa distanza sonora rispetto alle edizioni firmate da Dardust e da Enrico Melozzi e Madame. La tradizione fortemente contaminata da rock ed elettronica degli ultimi anni lascia spazio a suoni più acustici e vicini a un’ancestrale bisogno di semplicità.

Il Maestro Clemente Ferrari dirige un nutrito gruppo di musicisti preparati e che interpretano al meglio gli arrangiamenti creati da Carlo Di Francesco.

Fiorella Mannoia ha scelto di proporre una narrazione più emozionale, a tratti eterea, per puntare anche su quel messaggio identitario che sta alla base del concept dell’edizione 2023.

L’assenza degli stranieri è tangibile ed alcuni aspetti dello show ne risentono, ma gli artisti che si susseguono sul palco sono bravi a creare un’atmosfera sempre coinvolgente.

Fiorella Mannoia sottolinea con la sua classe i momenti più intensi della serata e ha come merito anche quello di proporre una versione da brividi di Bocca di Rosa. La musica di Faber suona come un monito di libertà, in un rito di sensibilizzazione collettiva, sulle difficoltà nell’espressione identitaria, trovando spazio in un repertorio vasto e popolare.

Tananai sul palco di Melpignano diverte e si diverte, mostrando, dopo l’accenno al brano sanremese Tango, una inaspettata padronanza del dialetto salentino. Un’esibizione da ricordare e un messaggio forte dopo i fatti di Palermo.

“Adesso basta, nessun’altra!”

Queste le parole che Tananai mostra al pubblico, dimostrando il coraggio di schierarsi.

La voce di Arisa è una garanzia e sul palco della Notte della Taranta 2023 l’artista vincitrice di Sanremo 2014 trova una dimensione ideale, mescolando la perfetta intonazione alla sua innata volontà di rivendicare le origini meridionali. I passi di danza, poi, costituiscono il valore aggiunto di una performance molto apprezzato dai 200mila di Melpignano.

Brunori Sas è la scheggia impazzita della Taranta 2023. Una originale impronta cantautorale unisce i due brani, che l’artista calabrese interpreta in grico salentino e in Arbëreshë. Il suo approccio, la sua duttilità e quel dualismo che contraddistingue il suo credo musicale e personale sono un’ottima definizione di musica tradizionale e popolare.

Una costruzione narrativa interessante e attuale è il principale valore aggiunto di una serata in cui la musica tradizionale celebra se stessa. Un entropico e continuo scambio di energia tra l’Orchestra, i solisti, la Maestra Concertatrice e il pubblico è la miglior rappresentazione di una serata da ricordare.

Musicalmente si è deciso per un passo verso la tradizione. Un ritorno al passato forse necessario, ma che apre a più di un curioso interrogativo sulla direzione artistica da seguire in futuro.

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