La scomparsa di Ornella Vanoni ha lasciato un grande vuoto nel mondo della musica italiana, ma anche una serie di progetti artistici incompiuti, che la cantante non ha fatto in tempo a realizzare. Dagli ultimi brani incisi, al duetto con Gino Paoli, fino a una sorprendente cover di Vasco Rossi, il suo percorso creativo era tutt’altro che concluso.
Un duetto con Gino Paoli pronto per essere registrato
Tra i progetti più significativi rimasti sospesi c’è una canzone che Ornella avrebbe dovuto registrare insieme a Gino Paoli.
Come racconta chi le era vicino, come riportato da Vanity Fair, la Vanoni avrebbe dovuto entrare in studio il 27 del mese per incidere il brano, già inviato da Paoli.
La registrazione non è mai avvenuta, ma il materiale esiste. E la speranza è che possa vedere la luce presto, per lasciare al pubblico un ultimo prezioso tassello di un sodalizio artistico che dura da oltre sessant’anni.
La cover di “Vivere” di Vasco Rossi: un’interpretazione da brividi
Fra i lavori già incisi e ora custoditi dall’etichetta B&G, c’è anche una sorprendente versione di Vivere di Vasco Rossi.
Il rocker aveva inviato la base del brano, poi adattata in tonalità più alta per valorizzare la voce di Ornella. Il risultato, raccontano, è stato straordinario: una performance intensa, emozionante, “da pelle d’oca”.
Si tratta di uno dei progetti più attesi, e i fan sperano che la registrazione venga pubblicata presto come ultimo regalo dell’artista al suo pubblico.
Un rapporto quotidiano, fatto di lavoro e affetto
Chi la frequentava negli ultimi mesi racconta una donna ancora pienamente immersa nella vita quotidiana e nel lavoro.
Una presenza continua, telefonate quotidiane, scambi di idee e perfino richieste di abiti da far realizzare al proprio sarto: Ornella restava una donna curiosa, creativa, moderna, con gusto e ironia.
Anche quando la salute peggiorava, continuava a progettare, pensare, fare. Non aveva la percezione di essere vicina alla fine: viveva senza paure, concentrata sulle cose di tutti i giorni.
L’artista che lavorava come una donna normale
Veronica De Andreis, sua assistente personale, ha ricordato un lato spesso poco raccontato: quello della professionalità assoluta.
Vanoni era esigente, rigorosa, perfezionista: lavorare con lei non era semplice, ma era meraviglioso. Dietro la diva, c’era una donna che “si faceva il mazzo”, che non si atteggiava mai a star, che andava dal parrucchiere, si prendeva cura di sé, lavorava con disciplina e passione.
A livello artistico, continuava a intuire e consumare creatività. Come nella moda, dove aveva un occhio innato per il talento e dove costruì un legame profondo con Gianni Versace.
La memoria dei dischi, dei luoghi e delle persone
Tra i ricordi più emozionanti c’è la fotografia postata da Mario Lavezzi dopo la sua scomparsa con il vinile di Sheherazade, registrato in una villa a Forte dei Marmi per sfuggire al caldo milanese.
Uno studio improvvisato, un’estate fuori dal tempo, e perfino la presenza di Gerry Mulligan. Una delle tante immagini che raccontano una vita d’arte mai standard, sempre personale.
Ornella e la scrittura: un nuovo libro che non farà in tempo a nascere
Non tutti sanno che Ornella Vanoni non era solo interprete ma anche autrice.
Scrivere, per lei, era come cantare: fluiva con eleganza, musicalità, intensità. Nel suo libro Piccole storie di Ornella V la cantante aveva dato vita a personaggi pieni di poesia, come l’orso protagonista di uno dei racconti.
E proprio la scrittura era un’altra strada che voleva ancora percorrere: un nuovo libro era nei suoi progetti più vicini.
Un’opera che non farà in tempo a vedere la luce, ma che lascia intuire quanto la sua creatività fosse ancora viva, aperta, inesaurita.
Il lascito di una donna unica, forte, instancabile
Fino all’ultimo, Ornella Vanoni ha affrontato dolore e difficoltà con coraggio. La sua soglia della sofferenza era altissima: se si lamentava, voleva dire che non ne poteva più.
Eppure continuava a leggere, ad aggiornarsi, a lavorare, a progettare: l’ultimo libro che l’aveva colpita era L’amore di un cane di Susanna Tamaro, scelta non a caso vista la sua grande sensibilità verso gli animali e la sua adorata cagnolina Ondina.
Ornella se n’è andata, ma lascia dietro di sé non solo canzoni e successi, ma un’immagine precisa:
quella di una donna forte, complessa, generosa, curiosa, piena di vita.
Una donna che aveva ancora tanto da creare, e che fino all’ultimo giorno ha avuto la forza e la volontà di restare se stessa: semplicemente Ornella.

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