L’addio a Ornella Vanoni, celebrato nella Chiesa di San Marco a Brera, è stato accompagnato da momenti di grande commozione; tra le voci più toccanti quelle dei suoi nipoti, Camilla e Matteo, che davanti a familiari, amici e fan hanno voluto ricordare non solo l’artista straordinaria, ma soprattutto la donna di casa, la nonna capace di lasciare un segno profondo anche nella vita di chi le stava accanto.
Il discorso di Camilla, nipote di Ornella Vanoni, ha fermato il tempo dentro la Basilica. La ragazza, come riportato da Fanpage, ha tracciato il ritratto di una nonna intensa, luminosa, capace di travolgere con la sua presenza:
“Era dolce e amara, nella storia della sua vita si riconosce la sua grandezza. L’amavamo tutti e tutti volevamo essere amati da lei.”
Camilla ha raccontato cosa significasse stare al centro dell’attenzione della nonna:
“Quando mia nonna ti amava il mondo si dipingeva di colori più vivi e quando puntava i fari su di te ti faceva sentire quella sua grandezza dentro, ed eri grande e speciale anche tu.”
Un amore totalizzante, ma anche difficile da lasciare andare:
“Per questo quando questi fari si spegnevano, ne si sentiva la mancanza e ci si sentiva piccoli.”
Camilla ha ricordato come quella forza emotiva non appartenesse solo ai familiari, ma anche a chi incontrava Ornella anche solo una volta:
“Come anche i passanti a un solo incontro, irradiati dal suo calore e da un suo abbraccio sincero.”
La giovane ha concluso con un pensiero che suona come un patto eterno:
“Porto una parte di te dentro di me, grazie dell’onore, per sempre. Sei eterna.”
Poi, tra lacrime e applausi, ha intonato una frase simbolo della carriera della nonna: “Senza fine, tu sei un attimo senza fine.”
Anche Matteo, figlio di Cristiano Ardenzi, ha voluto ricordare Ornella con parole piene di affetto e verità. Per lui, la Vanoni non era solo una figura familiare, ma una presenza unica:
“Sei stata una nonna, ma per me eri anche e soprattutto molto di più.”
Ha ricordato momenti di vita quotidiana, teneri e buffi:
“Eri quella che mi faceva i ghirigori prima di dormire, mi portava ai suoi spettacoli presentandomi come il suo fidanzato.”
Non solo dolcezza: Ornella non perdeva occasione per spronarlo, anche con ironia:
“Mi minacciava di diseredarmi se non passavo gli esami all’università.”
Matteo ha raccontato una nonna curiosa, capace di ridere anche di ciò che non conosceva:
“Mi chiedeva cos’era Blu e Tic Tic (Bluetooth e TikTok), che mi mandava audio di 3 o 4 min.”
E ha ricordato una confessione che oggi suona come un addio annunciato:
“Mai l’avrei creduto, anche se me lo dicevi: ‘Amore, lo sai che prima o poi dovrò morire?’ Ti voglio bene.”
Un addio pieno d’amore
Le parole dei nipoti hanno raccontato una Ornella Vanoni privata, materna, fragile e fortissima, lontana dai riflettori ma altrettanto capace di incantare. Un ritratto reale, intimo e sincero, che completa quello della grande interprete che ha segnato la canzone italiana.
Un addio pieno di emozione, tra musica e ricordi, per una donna davvero “senza fine”.

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