È scomparso ieri sera a Roma, all’Ospedale San Filippo Neri, l’attore Paolo Bonacelli, uno dei volti più intensi e poliedrici del cinema e del teatro italiani. Nato a Civita Castellana il 28 febbraio 1937, aveva 88 anni. La notizia della sua morte è stata data dalla moglie *Cecilia Zingaro.
Bonacelli ha attraversato oltre sessant’anni di spettacolo, lavorando con alcuni dei più grandi maestri del nostro cinema: da Pier Paolo Pasolini (Salò o le 120 giornate di Sodoma, per il quale ricevette la Targa Mario Gromo) a Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, Mauro Bolognini, Liliana Cavani, Massimo Troisi e Roberto Benigni. Con Johnny Stecchino vinse il Ciak d’Oro e il Nastro d’Argento, a conferma di una carriera segnata da talento e versatilità.
Ma tra i tanti capitoli della sua vita artistica, ce n’è uno spesso dimenticato: il suo rapporto con la musica. Nel 2000, infatti, Bonacelli fu tra i protagonisti del varietà televisivo “Tutti gli zeri del mondo”, andato in onda su Rai 1 e ideato da Renato Zero.
Il programma, un viaggio musicale e visionario ambientato a bordo della “Zeronave”, intrecciava musica, teatro e poesia, portando in scena l’universo creativo del cantautore romano. Accanto a Lucrezia Lante della Rovere, Bonacelli interpretava il ruolo di figura razionale e concreta, in contrasto con la fantasia e l’emotività degli altri personaggi, dando equilibrio e profondità al racconto.
In ogni puntata, l’attore contribuiva a guidare lo spettatore tra esibizioni musicali, omaggi ai grandi della canzone italiana e momenti di intimità artistica. Era un modo diverso di “fare spettacolo”, dove la parola teatrale incontrava la musica, e Bonacelli, con la sua voce calda e la presenza scenica inconfondibile, riusciva a dare anima a un mondo sospeso tra sogno e realtà.
Quell’esperienza televisiva, diretta dallo Studio 1 di Mirabilandia con la direzione musicale del maestro Renato Serio, rimane una delle più originali contaminazioni tra teatro e musica nella storia recente della Rai — e un tassello importante nel percorso di un attore che non ha mai smesso di esplorare nuovi linguaggi.
Con la scomparsa di Paolo Bonacelli, il cinema e la cultura italiani perdono una voce autentica, capace di attraversare con eleganza e passione mondi diversi: dalla scena teatrale al grande schermo, fino alla poesia musicale di Renato Zero.
La musica è la sua grande passione, segue come inviata l’Eurovision Song Contest e il Festival di Sanremo. Negli anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Ama i gatti, il Giappone e la cultura manga!
