L’Aula Paolo VI del Vaticano si è trasformata in un grande abbraccio collettivo in occasione della sesta edizione del Concerto con i Poveri, evento voluto da Papa Francesco e quest’anno reso ancora più speciale dalla partecipazione diretta di Papa Leone XIV e dalla presenza di un ospite d’eccezione: Michael Bublé. Una serata di musica, solidarietà e spiritualità che ha riunito circa tremila persone fragili, accolte nelle prime file e accompagnate da una cena e da un dono natalizio.
Al termine del concerto, Papa Leone XIV ha definito la musica un dono universale capace di unire ricchi e poveri, colti e semplici:
«La musica è come un ponte che ci conduce a Dio. Non ci distrae dai nostri guai, ma ci ricorda che siamo molto di più: siamo figli amati da Dio».
Il Pontefice ha invitato a vivere l’Avvento con un cuore sveglio e attento agli altri, ricordando che il Natale è da sempre accompagnato da canti e melodie perché, come nel Vangelo, la nascita di Gesù risuona nel “concerto degli angeli”.
L’arrivo di Michael Bublé sul palco ha scatenato un’ovazione. L’artista canadese, protagonista dell’edizione 2025, ha definito la serata «il momento più importante della mia vita e della mia carriera».
Bublé ha interpretato brani iconici del suo repertorio e classici natalizi come Feeling Good, L.O.V.E., It’s Beginning to Look a Lot Like Christmas e Silent Night, fino a un emozionante omaggio a Duke Ellington.
Il momento più intenso è arrivato con l’esecuzione dell’Ave Maria di Schubert, richiesta personalmente dal Papa. L’interpretazione, arricchita da un arrangiamento corale di mons. Marco Frisina, ha commosso l’intera Aula.
Alla fine dell’esibizione, Leone XIV si è avvicinato a Bublé stringendogli la mano e scherzando sul suo italiano:
«Il tuo italiano è fantastico!».
Un gesto semplice, accolto con emozione dal cantante.
Il Concerto con i Poveri nasce da un’intuizione di Papa Francesco: dare centralità agli ultimi anche nei grandi eventi della Santa Sede.
Come ha ricordato il cardinale Prevost, «la dignità dell’uomo non si misura dai beni che possiede». Per questo, i posti d’onore della serata sono stati riservati ai più fragili, accolti grazie al lavoro congiunto di: Caritas Roma, Comunità di Sant’Egidio, Circolo San Pietro, Ordine di Malta, Centro Astalli, ACLI, Comunità Giovanni XXIII e molte altre realtà solidali.
Tutte unite nel sostenere chi ogni giorno fatica a rialzarsi.
L’atmosfera è stata quella di un vero evento musicale, con applausi, emozioni e partecipazione. Papa Leone XIV, pur mantenendo la sua sobrietà, ha applaudito a ogni esecuzione, riservando un sorriso affettuoso quando Bublé ha augurato a tutti:
«Merry Christmas, Buon Natale, God bless you!»
Il concerto, diretto da mons. Marco Frisina con il Coro della Diocesi di Roma e la Nova Opera Orchestra, si è concluso con un festoso “Feliz Navidad”, richiamo alle esperienze missionarie del Pontefice e simbolo di una serata dedicata alla fraternità.
Il Concerto con i Poveri 2025 ha celebrato la musica come linguaggio dell’anima e come strumento di uguaglianza.
Un ponte ideale tra cielo e terra, dove le note diventano occasione di incontro, ascolto e dignità ritrovata.
Come ha ricordato Papa Leone XIV:
«Gesù è il canto d’amore di Dio per l’umanità. Ascoltiamolo. E cantiamolo con la nostra vita».

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