Pier Paolo Peroni, una nuova etichetta discografica per l’ex collaboratore di Max Pezzali

Pier Paolo Peroni, meglio noto come Pierpa, è una figura centrale nella storia della musica pop italiana, il cui nome è legato indissolubilmente al successo degli 883 e di Max Pezzali. Romano di nascita, ma milanese d’adozione, Peroni, oggi 65enne, è stato non solo uno dei promotori del fenomeno musicale che ha segnato gli anni ’90, ma anche un instancabile innovatore.

Tutto ebbe inizio nel 1990, quando Peroni, allora responsabile della programmazione di Radio Deejay, ricevette una demo di Non me la menare. Insieme a Claudio Cecchetto, trasformò quel nastro in un fenomeno musicale senza precedenti, rendendo gli 883 e, successivamente, Max Pezzali solista, protagonisti della scena musicale italiana. La collaborazione, però, si interruppe bruscamente nel 2022, quando Pezzali decise di separarsi sia da Peroni che da Cecchetto, dichiarando di voler avere maggiore controllo sulla sua carriera.

Oggi, Peroni preferisce guardare avanti, evitando di parlare del rapporto con Pezzali, anche a causa di una vicenda legale in corso. Tuttavia, non nasconde il suo orgoglio per il successo degli 883 e per aver contribuito a creare un’eredità musicale che continua a riempire palazzetti e a conquistare nuove generazioni.

Il futuro di Pier Paolo Peroni si chiama Peroni Dischi, un’etichetta discografica da poco lanciata con l’obiettivo di rompere gli schemi dell’industria musicale italiana. Il debutto è avvenuto con un EP che include brani di quattro giovani talenti: il cantautore Christiannife, Paolo Alneon, la band romana Pitoni e le artiste di musica elettronica Rome in Reverse e Miglio.

“Sono sempre stato un ricercatore,” racconta Peroni al Messaggero, spiegando di aver scoperto questi artisti attraverso piattaforme di streaming e social media. “Con Spotify è tutto più semplice. Ho trovato un substrato di musica interessante sotto le hit del momento e i grandi classici.” L’approccio non convenzionale si riflette anche nel lancio dell’etichetta, ispirato alle musicassette indipendenti che Peroni acquistava a Londra negli anni ’80.

Pierpa non si limita a promuovere nuovi talenti, ma punta anche a riportare in auge la musica suonata, in contrapposizione a un pop che definisce “plasticoso”. “Le grandi canzoni, suonate bene, fanno sempre la differenza,” sottolinea, evidenziando il valore dell’autenticità e della qualità musicale.

Pur ammettendo di non aver visto la serie Hanno ucciso l’Uomo Ragno – il racconto della storia degli 883 – Peroni non prova rancore: “Vedo che continuano a suonare e riempiono i palazzetti. Questo significa che il lavoro fatto non è stato vano.”

Con Peroni Dischi, Pier Paolo Peroni continua a essere una forza trainante nell’industria musicale, spingendo i confini dell’innovazione e scoprendo nuove voci. Dopo una carriera costellata di successi, il produttore guarda al futuro con entusiasmo, determinato a lasciare un segno duraturo nella musica italiana.

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