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Pippo Baudo è morto, addio al re della televisione italiana

Pippo Baudo

È morto a Roma, all’età di 89 anni, Pippo Baudo, volto simbolo della televisione italiana. La notizia, confermata dal suo storico legale e amico Giorgio Assumma, segna la scomparsa di un autentico monumento dello spettacolo nazionale, protagonista assoluto per oltre sessant’anni di carriera.

Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, laureato in giurisprudenza, Baudo scelse presto di inseguire la sua vera passione: lo spettacolo. Dopo l’esordio nel 1966 con Settevoci, la sua parabola fu inarrestabile. Con la sua eleganza, la cultura e il fiuto da talent scout, diventò il conduttore per eccellenza, capace di guidare oltre 150 programmi televisivi, molti dei quali entrati nella storia: Canzonissima, Domenica In, Fantastico, Serata d’onore, Novecento.

Il suo nome resta indissolubilmente legato al Festival di Sanremo, che condusse per ben tredici edizioni – un record assoluto insieme a Mike Bongiorno e Amadeus – di cui cinque consecutive negli anni ’90. Amato e rispettato dal pubblico, fu chiamato affettuosamente “Superpippo”.

Con un orecchio sempre attento alla musica e ai giovani, lanciò artisti destinati a diventare star come Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli, Lorella Cuccarini, Giorgia, e tanti altri. Non mancò qualche rimpianto, come il provino mancato con Fiorello o la mancata collaborazione con Raffaella Carrà, che definì il suo più grande rammarico.

La sua carriera non fu solo spettacolo: nel 1991 subì un attentato dinamitardo alla villa di Santa Tecla per le sue prese di posizione contro la mafia, e non esitò a dare spazio nei suoi programmi a temi sociali, politici e culturali, con interviste a scrittori e intellettuali.

Premiato nel 2021 dal Presidente Sergio Mattarella con l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Baudo resta nella memoria collettiva come il simbolo di un’epoca televisiva irripetibile.

Nella sua vita privata, ha avuto due figli – Alessandro e Tiziana – e tre matrimoni, tra cui quello con Katia Ricciarelli, celebrato nel 1986 a Catania.

L’ultima apparizione pubblica risale pochi mesi fa, in occasione della festa per i 90 anni di Pierfrancesco Pingitore: sorridente, pur in sedia a rotelle, circondato dall’affetto degli amici. Così resterà nell’immaginario degli italiani: l’uomo che ha accompagnato generazioni davanti alla tv, il “re dei presentatori”.

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