Primo Ascolto; scopriamo la Top 10 delle nuove uscite musicali del 6 giugno secondo Stefano Brocks: ecco i brani promossi, da ascoltare subito!
Primo Ascolto 6 giugno: la Top 10 delle nuove uscite
10 – LEVANTE – Maimai (Warner)
Operazione riposizionamento per un’artista originale e creativa ma un po’ persasi negli ultimi anni. Qui c’è leggerezza e ironia, ma forse non troppa originalità, a parte certe espressioni nei testi.
9 – TANANAI – Bella Madonnina
Non sono solo i napoletani a raccontare in musica da dove provengono. Lo fanno anche i milanesi, in questo caso rivolgendosi a uno dei principali monumenti in un brano veloce e leggero, in cui descrive notti di divertimento in cui tanta utenza si identificherà nella bella stagione. Non banale nella resa e negli effetti sonori e vocali, a dispetto della melodica a filastrocca. Ma qualche dubbio resta.
8 – OLLY, JULI – Depresso fortunato (Epic-Sony)
Canto da osteria, proprio. Anche il testo parla di un ubriaco che si sveglia al mattino. E sta a vedere che finisce per rilanciare certo folk con ritornello da coro, orecchiato da qualche disco di De Andrè, senza averne ovviamente la stessa classe né profondità di messaggio.
7 – SAM FENDER – Tyrants (Emi-Universal)
Buon rock in giro ce n’è, ma nei media non si sente. In ogni caso, dà sempre un po’ l’idea di altra epoca, forse perchè il genere ha già espresso tutto, a meno di trovare nuove ibridazioni. Il rocker cantautore inglese, dal cognome già chitarroso, non cerca nuove strade, ma realizza un brano dal tono carico, che avrebbe fatto felicità dei britpoppers nei Novanta. Ma oggi?
6 – BABY GANG – Cassa (Warner)
La voce da trap su una base latina. Può funzionare. Ah, comunque la cassa non si sente, nella base….
5 – PATTY PRAVO – Ratatan (Warner)
Rock nei suoni, beat anni 60 nella scrittura. Un brano che rappresenta in pieno la sintesi della Patty più innovativa e provocatoria. C’è da divertirsi e la classe deborda, autocelebrando l’artista. Attenzione a non scambiare né il brano nè il modo di cantareautoironico per qualcosa di serio, altrimenti crolla tutto.
4 – EMMA NOLDE – Indipendente (Carosello)
Titolo manifesto, come l’etichetta discografica e la sua musica. Cantautrice che sa anche rappare e produrre. E’ uno dei brani più originali e particolari in circolazione, senza che questo lo ponga fuori dal contesto di ciò che più funziona. C’è valore.
3 – TROPICO – Si nun me vuo’ bbene ‘cchiù (Island-Universal)
Davide Petrella è autore di livello e come solista ogni volta sorprende, abbinando titoli che ispirano certi sentimenti a musiche che vanno in senso totalmente opposto. Qui fa capolino addirittura il rock, quando invece ci si aspettava un lento malinconico. Apertura sul ritornello mirabile, ancora una volta non sbaglia un colpo. Verrà il momento della meritata popolarità definitiva come cantante per lui?
2 – SABRINA CARPENTER – Manchild (Island-Universal)
Nulla a che vedere con il capolavoro di Neneh Cherry, anzi, infinitamente meno originalità. Ma il brano prende bene e ci dà la sensazione di un’estate alle porte. Non farà forse il botto di “Espresso”, ma in freschezza siamo lì, pur con un brano che fa più “casino”.
1 – JIN – Don’t say you love me (Emi-Universal)
Cavoli, quanto dura il servizio militare in Corea del Sud… Ogni membro dei Bts ha riempito il periodo con un proprio album o singoli, per cui se torneranno insieme sarà tutto più preciso e sintetico. Va detto che ognuno di questi dischi solisti ha aggiunto qualcosa di bello, con il K-Pop ormai sostituto funzionale del pop-soul alla Michael Jackson. Non fa eccezione Jin con questo brano leggerino e romantico, una gradevole brezza.
