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Primo Ascolto agosto: la Top 10 delle nuove uscite

Primo Ascolto; scopriamo la Top 10 delle nuove uscite musicali del mese di agosto 2025 secondo Stefano Brocks: ecco i brani promossi, da ascoltare subito!

Primo Ascolto agosto: la Top 10 (+3…) delle nuove uscite

13 – CLARA – Uragani (Warner)
Cercasi urgentemente dimensione adatta al lancio definitivo di questa cantante. Ora ci provano con atteggiamenti un po’ “wannabe baddie” e con tanta carne esposta, ma ancora non basta.

12 – DOJA CAT – Jealous type (Columbia)
Electrofunky pregevole, non originalissimo ma che in altri tempi in cui le radio erano attente all novità internazionali avrebbe trovato tutto lo spazio per elevare il panorama piatto delle proposte. Oggi boh.

11 – EROS RAMAZZOTTI – Il mio giorno preferito (Columbia)
Ahi, se questo era il brano più atteso di fine estate, forse occorreva sforzarsi un po’ di più. Eros è un po’ in pantofole da anni, non bastano Calcutta e Paradiso come autori a offrire un pezzo all’altezza dei tempi migliori. Qui pare un po’ un pezzo da Morandi anni Novanta, cioè post declino e post rilancio. Il timore è di sembrare la critica che punta a demolire il bersaglio grosso. Ampia scusante però è il fatto che chiamarsi Ramazzotti comporta aspettative sempre alte: ovviamente un pezzo così in mano a un emergente o a un mediocre sarebbe accolto con meno scetticismo. Ma è questo il metro di paragone per la più grande star internazionale del pop italiano? ‘nzomma, eh….

10 – BIG FISH ft. Guè, Mecna – Lato B (Columbia)
Il rap nasce dall’rnb, troppi hanno dimenticato questo concetto, soprattutto in Italia. Il produttore ex Sottotono ha sempre avuto queste radici in mente molto chiare e oggi trova in Mecna il vocalist adatto e porta Guè a giocare con il tempo e i breakbeat. E poi quel “Baby” a chiamare il ritornello che fa tanto Earth Wind & Fire nel 1982…

9 – LOLA YOUNG – D£aler – (Emi)
Probabilmente nessuno aveva mai usato il simbolo della sterlina al posto di lettere, mentre invece il dollaro è familiarissimo nella musica. Ricordiamoci quindi quanto il Regno Unito ha fatto per ciò che più amiamo ascoltare, consumare, commentare, recensire, catalogare, ovvero il disco, più che non la musica in sè. Lola Young è un po’ inafferrabile e poco descrivibile, ma pop allo stato puro e con indubbia originalità.

8 – DEMI LOVATO – Fast (Island)
Operazione rilancio per un’artista rimasta un po’ a metà del guado per vicende personali. Torna con un electropop travolgente, i cui attacchi vocali ricordano brani del passato (“Faithfulness” di Skin, che già a sua volta ricordava infinite altre canzoni), con un suono tra il contemporaneo e l’eterno.

7 – CHAPPEL ROAN – The subway (Island)
La “country queer” continua a fare volare la sua vocalità su brani leggeri ed intensi, anche in questo caso una ballata, la cui uscita non era prevista ma è stata indotta dalla vitalità di un’esibizione sui social. L’ambientazione nella metropolitana di New York non pare così romantica, ma quando ci sono i cuori infranti ogni luogo diventa teatro di emozioni.

6 – BILLIE EILISH – Wildflower (Emi)
Gran bel pezzo rarefatto e raffinato, privo dell’immediatezza social e radiofonica, a ricordare che la musica va anche masticata e digerita, non solo assaggiata e sputata. La cantautrice ormai vola altissimo e non si cura delle vicende terrene come le charts.

5 – FABRI FIBRA (ft. Joan Thiele) – Milano baby (Epic)
Il rapper che ha sempre qualcosa di intelligente e interessante da dire fa un ritratto metropolitano perfetto, senza ridicolizzare né banalizzare atteggiamenti e costumi. E soprattutto ricorda la derivazione funky del rap in un pezzo bomba tutto da gustare. Chi dice di non capire il rap e non prova a cogliere il senso di questo pezzo non sa cosa si perde.

4 – NEFFA – Show (Numero uno)
Che sorpresa! Neffa era uno dei più grandi rapper italiani degli anni Novanta e poi si è evoluto in crooner amante del soul negli Zero, per poi perdersi tra qualche disco non riuscito nei Dieci e sparire dalla circolazione per un po’. Ma il talento è enorme e indiscutibile. Per ritornare sulla scena, trova il modo non scontato di unire doti di flow favolose e capacità canora vintage soul. Fa meraviglie e non a caso viene ri-accolto come un maestro.

3 – MAROON 5 – All night (Emi)
Perfetta per la leggerezza estiva, ma non potevano pubblicarla prima? Avrebbe tutti i crismi per avvicinare tante altre canzoni dal titolo simile e capaci di fare scattare subito un party, vedi “All night long” di Lionel Richie. Carta un po’ sprecata, potenziale però da resistere al tempo.

2 – SELENA GOMEZ & BENNY BLANCO – Sunset blvd (Emi)
Pop di facile impatto e pregevole fattura, con il ritornello più azzeccato tra buona parte di tutta la musica uscita quest’anno. Potenzialmente non collegabile solo al tempo in cui uscito, da verificare però con il poco spazio che ottiene il pop internazionale nel panorama radiofonico oggi.

1 – WOLF ALICE – Just two girls (Columbia)
Una band con una front woman di personalità di nome Ellie Roswell. Un suono pop che mescola soul con atmosfere alla Fleetwood Mac, per un risultato che definire vintage sarebbe riduttivo. Allieterà il nostro autunno sapere che esiste ancora chi maneggia armonie e atmosfere così chiare e coinvolgenti.


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