Le pagelle di Radio Zeta Future Hits Live 2025, il grande evento che celebra l’estate musica italiana, in diretta dall’Arena di Verona.
Radio Zeta Future Hits Live 2025, le pagelle della serata dell’Arena di Verona
Trigno – D’amore non si muore e Maledetta Milano – Voto 6
Scrittura fresca, ricca d’immagini a tratti poetica ed emotiva. Tiene bene il palco, non è esplosivo ma l’esperienza di Amici è servita parecchio.
LDA – Attimo Eterno – Voto: 6
Ancora tanto da crescere specialmente in fase di scrittura rispetto a delle strofe “telefonate” ma le premesse sono buone.
Les Votives – Feel alright – Voto: 7
Pop/rock coraggioso, carico degli slanci dell’età, ritmico e ben assortito in tutte le sue parti, ben adattabile ad atmosfere primaverili/estive.
Chiamamifaro – Acqua Passata – Voto: 6
Il country è un genere inedito per l’Italia ma ricco di possibilità se ben sfruttato. L’artista lo abita nella sua versione più light al momento senza alte pretese.
Alex Wyse – Batticuore – Voto: 6,5
Molto più comprensibilmente carico a Sanremo dove è arrivato in finale. Carico quanto basta senza strafare.
SKT – Joe Cassano Tribute – Voto: 6,5
E’ giovanissimo e cita un mostro sacro del rap underground, quel rap che rimava più nelle strade che sui palchi. Serve forse un pò più di personalità per unire sonorità anni ’90 e termini più moderni ed attuali.
Settembre – Amandoti – Voto: 6,5
Cover del brano CCCP già ripreso anche da Gianna Nannini con sfumature dialettiche napoletane. Ne esce un pezzo d’impatto con sonorità art-pop.
Alfa – A me mi piace – Voto: 7
Inizia con spontaneità e freschezza. Il brano è la hit dell’estate perfetta sul pezzo originale di Manu Chao. Padrone del palco, c’è anche una performance di spettacolo che fa da cornice e non guasta mai. Cantautore bravo e può crescere ancora tanto.
Shablo Mille problemi / La mia parola Voto: 7
Shablo è tra i produttori più sperimentali in Italia, specialmente quando abbraccia sonorità soul, r&b. Tormento e Joshua in feeling dall’esperienza sanremese. “Mille problemi” è un pezzo molto ‘chill’.
“La mia parola” è stata apprezzatissima dal pubblico e si sente. Un brano che unisce hip-hip, soul e sfumature gospel.
Golden Year con Ariete e Lorenzza – La distanza – Voto: 5,5
Ritmi molto leggeri, sonorità divise tra il rap/pop e l’indie. La parte rap potrebbe crescere ulteriormente, ancora acerba.
Fulminacci – Casomai – Voto: 6
Sa cogliere sfumature interiori senza appesantire troppo. Pezzo ben ritmato ed orecchiabile.
Chiello – Scintille – Voto: 6,5
Swing coinvolgente, la sua “Scintille” fa le scintille senza che divampi in un incendio ma è tutto quel che serve per far ballare e restare impresso.
Gaia – Nuda / Chiamo io chiama tu – Voto: 6,5
Se non è sulla cresta dell’onda poco ci manca. “Nuda” è un’esibizione ricca di provocazione e sensualità. Il suo tormentone “Chiamo io chiama tu” conquista il pubblico. Il voto è penalizzato perché forse si eccede un pò troppo con l’auto-tune.
Rocco Hunt e Noemi – Oh Ma – Voto: 6,5
Il pezzo è forte, ritmato, dinamico ed esplosivo. Entrambi sono in feeling con il pubblico. Rocco Hunt troppo auto-tune ed è un vero peccato. Noemi mai sopra le righe, elegante e sicura. Avrebbero potuto fare di più, o meno ci aspettiamo molto di più da due artisti più che confermati da tanti anni.
Sarah Toscano e Mida – Amarcord / Semplicemente – Voto: 6
Sarah Toscano ha una bella voce, delicata e profonda. Amarcord è un pezzo apprezzato a Sanremo. Insieme a Mida cantano “Semplicemente” un brano che filtra amori tipici della generazione z.
BigMama – Bubble Gum – Voto: 6
Fa ballare, fa saltare, porta un pezzo che ha dei messaggi importanti e delicati in salsa rap ed electro pop. Lei sempre piena di energia.
Ele A – Ombre di città – Voto: 5,5
Un rap sicuramente di prospettiva, unisce ritornelli tipici dell’indie con strofe non ancora travolgenti. Ha talento, deve ancora emergere bene.
Francesca Michielin – Francesca – Voto: 7
Pezzo pop-rock leggero che contiene un bel grido di libertà e identità personale. Buona esibizione per la Michielin, performance matura coerente con la sua figura e la sua musica.
Tredici Pietro – La verità / Like This Like That – Voto: 5,5
“La verità” è un brano profondo, rivelativo e ricco di valori. Il cantato ha delle lacune. Il secondo pezzo è un rap con barre tipiche degli anni 2000, non è un male ma per lui che ha già diversi anni alle spalle sulla scena ci si aspetta qualcosina di più.
Sangiovanni – Veramente – Voto: 6-
Una buona ballata estiva, che trasmette atmosfere nostalgiche colme di sentimenti di chi ha un cuore sincero. Sangiovanni utilizza però troppo l’auto-tune e questo compromette l’esibizione.
Rhove – Avion – Voto: 6
Brano leggero e riflessivo. Impattante la storia dietro questo brano nato da un viaggio in Senegal dove le ricchezze che si scoprono sono altre. Le parole arrivano autentiche, brano ben costruito in pieno stile Rhove. Peccato che anche lui abusi dell’auto-tune. Questo penalizza il voto, peccato perché è una canzone che nasce da un’esperienza molto forte.
Naska – Milano – Voto: 4
Il brano è un bel messaggio d’amore, poetico ed evocativo verso la città di Milano. Atmosfere nostalgiche, romantiche e profonde ma ahinoi la performance canora ha delle carenze che non sono trascurabili.
Fabri Fibra e Joan Thiele – Milano Baby – Voto: 6,5
Il flow di Fabri Fibra e la voce delicata e soffice della Thiele creano un bel connubio per atmosfere sentimentali e nostalgiche allo stesso tempo. Brano con sfumature synt-wave anni ’80 che calzano a pennello in questo pezzo.
The Kolors – Pronto come va / Tu con chi fai l’amore – Voto: 7,5
Carica ed energia, Stash si conferma un animale da palcoscenico. I The Kolors hanno carisma e la loro musica arriva al pubblico e la riprova è l’arena che canta a squarciagola i loro brani.
Neffa, Joshua Show / Aspettando il sole – Voto: 6,5
Accompagnato sul beat da Shablo, Neffa si esibisce su un pezzo dell’ultimo album “Canerandagio”, ancora poco conosciuto e si nota. “Aspettando il sole” è una hit immortale ed è ben accompagnata da Joshua, nonostante questo la performance di Neffa è un pò sotto tono nonostante sia un rappresentante del rap in Italia.
Annalisa – Maschio – Voto: 7,5
Il brano non ha bisogno di molte presentazioni perché ha fatto tanto parlare di sé, anche con qualche polemica. Nonostante questo il pezzo funziona, è magnetico ed è ben cantato dalla voce travolgente di Annalisa
Lucio Corsi – Volevo essere un duro – Voto: 7
Il brano sorpresa di Sanremo, Corsi la interpreta ormai con sicurezza e si concede anche delle variazioni sul tema, magari non sempre efficaci. Qualche stonatura ma esibizione molto emozionante.
Bresh – Umore Marea – Voto: 6,5
Bresh è un artista bravo, dalla scrittura a tratti enigmatica, evocativa ma mai banale. Questo pezzo è il più riconoscibile della sua cifra stilistica, una buona ballad. L’esibizione è buona e potrebbe esserlo ancora di più.
Papa V, Nerissima Serpe, Fritu – A lei – Voto: 5
Un rap che risente della giovane età dei rappers. Non significa che sia un male ma a volte le barre hanno il sapore del ‘già sentito’. Caparbi ma non incidono molto.
Frah Quintale – Lampo – Voto: 6
Giudizio: l’artista trasmette energia “colorata” e il suo pezzo piace al pubblico. La sua performance risente di qualche stonatura lieve ma nel complesso è un’esibizione che non manca mai di coerenza con il suo personaggio.
Clara – Uragani – Voto: 6,5
Esibizione d’intrattenimento tout court, in cui anche lei stessa è coinvolta con il corpo di ballo. Forse toglie qualcosa alla performance canora nonostante il brano si presti a questo tipo di esibizione. E’ un peccato comunque perché Clara ha una bella voce.
Emma Nolde – Indipendente – Voto: 5
Intraprendente anziché indipendente, al di la del gioco di parole il brano ha sonorità sperimentali, caratterizzato dalle percussioni che non lo rendono un pezzo uniformato. La sua esibizione canora però è migliorabile.
Rkomi – Dirti no – Voto: 6,5
L’artista milanese abita bene il palco, interpreta bene il brano estratto dall’album “Decrescendo”. Una buona esibizione, anche per lui ogni tanto l’auto-tune aiuta dove non arriva.
Serena Brancale – Serenata – Voto: 7
Sul palco performa alla grande. La sua musica, e il brano ne è l’esempio, è un mix di sonorità mediterranee, pop e r&b moderno. Ha carisma e si vede, nonostante ci abbia abituato ad esibizioni più travolgenti.
Sayf – Una can – Voto: 6,5
A tratti rap-pop melodico poi jazz, poi jazz-rap. Sta sul palco con personalità e la performance risulta molto coinvolgente. Ottimo sound!
Artie 5ive – Sogno Americano – Voto: 6,5
L’artista intercetta il pubblico dei giovanissimi e si sente. A rappare è molto bravo, ha stile e flow. Arriva di più la sua personalità rispetto alla prova del microfono, che ogni tanto ha qualche inciampo, comunque è sopra la sufficienza.
Rose Villain – Victoria’s Secret / Fuorilegge – Voto: 6,5
Rose è amata dal pubblico, si vede e si sente. Si concentra molto sull’aspetto canoro e si percepisce perché canta bene. Buona performance senza punte di esagerazione.
Emis Killa – Butterfly / Fuoco e benzina – Voto: 6,5
Emis Killa è un rapper che non ha paura del palco, rappa bene perché ne è un veterano, è percepibile la differenza rispetto ad altri rapper presenti all’evento. Anche lui si lascia supportare dall’auto-tune e potrebbe farne a meno in qualche passaggio perché il rap è casa sua.
Tananai – Bella Madonnina – Voto: 6,5
Per alcuni artisti si nota la differenza vocale tra le session in studio e in live. Tananai non rientra in questa classificazione, canta bene e il suo timbro dal vivo è riconoscibile. Performance interamente in mezzo al pubblico segno che è molto apprezzato sia dai giovani che dai meno giovani.
Anna – Désolée – Voto: 6
E’ l’attrazione musicale del momento, specialmente per gli ascoltatori under. Il pezzo è forte, travolgente, ha la capacità di entrare facilmente in testa. C’è un grande “però”: Anna usa molto auto-tune e stona in alcune parti del brano, specialmente all’inizio del pezzo. La performance è esplosiva ma nella musica non è la sola cosa che conta.
Rrari Dal Tacco – Gangsta Love – Voto: 6,5
Nonostante la giovane età, il rapper nato in provincia di Bari ha una qualità di scrittura elevata. Il suo rap è già noto agli addetti ai lavori e siamo certi che farà tanta tanta strada.

Nato nel 1988. Da piccolo ascoltava quintali di musica e sognava di: diventare un ghostbusters, guidare una Delorean, cantare nei blues brothers, entrare in Matrix e fare a pugni con Bud Spencer e Terence Hill.
Più in là ha capito che andava bene laurearsi in teologia, scienze della comunicazione digital media e tentare di diventare uno speaker radiofonico.
Brianzolo di nascita, milanese d’adozione, collabora dal 2024 come speaker a RV radio e dopo Sanremo 2025 con iMusicFun
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