Recensione di “Notte di Natale“, il nuovo singolo di Lucio Corsi, una piccola gemma sospesa tra fiaba, realtà e malinconia. L’artista toscano conferma la sua unicità con una scrittura cinematografica, delicata e ricca di immagini, capace di raccontare il lato più intimo delle festività: il tempo che passa, la solitudine che a dicembre si fa sentire più forte, il desiderio di vicinanza e quella dolce malinconia che accompagna i ricordi.
Corsi descrive la canzone come “una storia (forse d’amore) ambientata nel vento freddo di dicembre”. La narrazione vibra tra fantasia e quotidianità: una luna che fa l’autostop, un cane e un gatto che si dividono un riparo, una nuvola indossata come foulard, una coppia di genitori che “continuano a invecchiare”. Ogni immagine racconta una scena semplice, ma allo stesso tempo universale, capace di toccare chiunque viva il Natale tra nostalgia e attesa.
Il brano, composto al pianoforte da Corsi e al basso da Ottomano, lascia fluire emozioni che profumano di neve e luci soffuse. Il suono è minimale ma evocativo: pianoforte e chitarra guidano l’ascoltatore dentro un paesaggio sonoro onirico, tipico del mondo immaginifico che Lucio ha costruito nel corso della sua discografia.
“Notte di Natale” non racconta la festa rumorosa, scintillante e consumistica, ma il suo lato più umano e fragile. Il ritorno a casa che “spezza il cuore in due”, lo scorrere degli anni, il bisogno di trovare qualcuno con cui dividere un dolore o una rinascita. È una canzone che parla di tavole imbandite, luci accese e allo stesso tempo di silenzi, di corpi che crescono e cambiano, di esistenze che si incrociano solo per un breve tratto.
Corsi non abbandona la sua firma poetica: testi ricchi di metafore, atmosfere sospese e quell’eleganza narrativa che sa trasformare una canzone in un piccolo film d’autore. Rispetto al suo stile abituale, “Notte di Natale” appare meno disincantata e più luminosa, come una poesia che cerca un punto di rinascita e ci riesce.
Il brano si inserisce perfettamente nel percorso del cantautore, arricchendolo con una canzone d’amore intima e speciale. L’inciso arriva con naturalezza e dolcezza, mentre l’arrangiamento avvolge senza appesantire, lasciando protagonisti voce e parole.
La copertina, opera di Giulio Melani, raffigura la luna autostoppista: un dettaglio che sintetizza perfettamente il tono della canzone, sospesa tra sogno e realtà.
“Notte di Natale” è una ballad poetica e struggente, che restituisce alle festività il loro lato più vero: quello dei sentimenti che riaffiorano, delle mancanze che bruciano e dell’amore che, anche quando arriva in punta di piedi, cambia tutto.
Un brano che scalda, commuove e riconferma Lucio Corsi come una delle penne più immaginifiche e preziose della musica italiana contemporanea.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”
🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.
