Il fenomeno dei Ricchi e Poveri dopo la partecipazione alla 74a edizione del Festival di Sanremo con il brano “Ma non tutta la vita“, prodotto dall’etichetta DM Produzioni su licenza Carosello Records, diventa virale sui social, spopola nel digitale e coinvolge sempre di più il pubblico giovane. Una vera e propria fenomenologia dei Ricchi e Poveri con un brano che è già una hit. Ma non tutta la vita è tra le canzoni più utilizzate su TikTok e tra le più virali del momento tra i brani sanremesi. Contestualmente, sono gli artisti che su TikTok hanno avuto la maggiore crescita percentuale per numero di follower (+218%).
Si registra un trend di crescita di ascolti giornalieri su tutte le piattaforme, attestato dall’ascesa in 18a posizione nella playlist Top 50 Italia di Spotify. Il positivo incremento riguarda anche la percentuale di ascolto attivo su tutte le piattaforme, indicatore del reale interesse dell’ascoltatore verso il singolo. L’engagement rate del +62% su Instagram sta generando un numero di interazioni e condivisioni incredibile, oltre alla creazione dei numerosi meme che vedono i Ricchi e Poveri protagonisti.
Ma non tutta la vita è una dichiarazione di intenti, una traduzione in chiave pop della filosofia dell’attimo Ti giri un momento la notte è finita. Le stelle già stanno cadendo, dell’amore che si aspetta ma non tutta la vita, dei treni da prendere al volo, delle occasioni da non sciupare. Il brano, scritto da Edwyn Clark Roberts, Cheope e Stefano Marletta e arrangiatodaMerk&Kremonte Edwyn Roberts, è un inno a vivere pienamente la vita, a scendere adesso in pista.
L’autocitazione nell’incipit Che confusione proietta un tormentone del passato nell’era della Gen Z e diventa subito riempipista con un ritmo elettro-dance.I versi sono immediati Anche la più bella rosa diventa appassita. Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita oppure Dammi retta scendi adesso in pista. Gira, gira, girerà la testa e si fondono perfettamente con le sonorità dance, sintesi della leggerezza festosa, vero e proprio marchio di fabbrica.
“Questa canzone è un invito a non rinviare – raccontano Angela Brambati e Angelo Sotgiu – a lanciarsi per perseguire ciò che si desidera non solo nella sfera affettiva, nel rapporto di coppia ma in generale nelle cose che ci appassionano“. Il singolo è disponibile su tutti i digital store e piattaforme streaming.
Il gruppo italiano più famoso nel mondo ha venduto 22 milioni di dischi, realizzato 30 album, con 6,7 milioni di ascoltatori mensili si conferma il più streammato di Spotify tra gli artisti in gara al Festival di Sanremo 2024, dato che attesta l’intergenerazionalità di un repertorio di grandi successi, tra i quali: La prima cosa bella, Che sarà, Mamma Maria, Voulez vous danser, Se m’innamoro e Sarà perché ti amo, diventata tra l’altro la colonna sonora di tante manifestazioni e società sportive nazionali e internazionali, più semplicemente un inno sinonimo di festa che ha collezionato oltre 200.000.000 di streaming.
I Ricchi e Poveri sono appena rientrati dal tour internazionale che ha toccato Mongolia (Ulan Bator), Moldavia (Chișinău), Romania (Bucarest), Uzbekistan (Samarcanda), Germania (Norimberga), Kazakistan (Almaty) e che, dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, proseguirà in Estonia (Haapsalu), Australia (Melbourne e Sidney), Georgia (Tbilisi e Batumi) e molti altri paesi.
Il videoclip di “Ma non tutta la vita” è un viaggio attraverso i decenni in cui si è sviluppata la carriera dei Ricchi e Poveri. Con una chiave giocosa e ironica, il gruppo attraversa la storia della cultura pop: dalla tv in bianco e nero degli anni ’60 all’estetica dell’R&B contemporaneo, passando attraverso le atmosfere psichedeliche dei ’70, il glam degli ’80 e ’90 sino al patinato delle riviste dei primi anni duemila. La narrazione tiene insieme le sale da ballo, gli studi televisivi, le citazioni ai film e ai videoclip iconici e scandisce il tempo a passo di danza, ricordando che si può sempre cogliere l’attimo.
“Quando abbiamo ricevuto per la prima volta il brano, ci ha colpito sin dal primo ascolto la doppia anima di una canzone che parla del presente, ma lo fa ripensando al passato e guardando al futuro. Protagonista è una coppia che si conosce da tempo, ma che si – e ci – invita a non aspettare, a vivere il momento. È un brano pop con un’anima dance, che volutamente stupisce e disattende le aspettative. Da qui nasce l’idea ispiratrice di ripercorrere i decenni della carriera di un gruppo che non solo ha visto scorrere la storia della cultura pop per oltre mezzo secolo ma, soprattutto, ha contribuito a scriverla. Angelo e Angela prendono il posto delle icone che hanno caratterizzato ogni decennio: diventano i Queen, Drake, citano i videoclip di Pump it up e di Barbie Girl, entrano negli studi di Canzonissima e di Milleluci. È un video di citazioni che rimangono sullo sfondo mentre in primo piano balla l’ironia di chi con una carriera così lunga guarda in camera e ti dice: “dammi retta, scendi adesso in pista!”.”
Spiega il regista.
Lo styling dei Ricchi e Poveri è a cura di Rebecca Baglini che ha voluto intrecciare i simboli della storia della moda ad una visione attuale, accostando la band a stilisti giovani e innovativi. La tradizione abbraccia il cambiamento con un risultato mai banale che coniuga con equilibrio classico e moderno. I Brand Vivetta, Oséree, Khrisjoy rappresentano realtà aziendali al femminile e made in Italy.
Foto Amilcare Incalza
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