San Marino RTV conferma la partecipazione allo Junior Eurovision Song Contest 2025, in programma a dicembre a Tbilisi, ma tiene ancora aperta la porta all’Eurovision Song Contest 2026. A comunicarlo è stato Roberto Sergio, direttore generale dell’emittente sammarinese (nonché della Rai), durante la presentazione del nuovo studio a Montecitorio, a Roma.
«Partecipare allo Junior Eurovision è un segnale di apertura e un’occasione per dialogare in un clima più sereno con l’EBU», ha spiegato Sergio, definendo questa mossa «un preludio» a un eventuale ritorno al contest principale. Il numero uno di San Marino RTV ha però precisato che la decisione finale sul 2026 arriverà solo dopo le trattative in corso: «C’è ancora una discussione in atto, non abbiamo ancora deciso di confermare la partecipazione all’Eurovision 2026. Decideremo entro il mese di settembre», termine ultimo stabilito dall’Unione Europea di Radiodiffusione.
Il successo mediatico dell’operazione è stato notevole: il San Marino Song Contest e la conseguente presenza del suo vincitore all’Eurovision hanno generato oltre 250 milioni di contatti in tutta Europa, un risultato eccezionale per la Repubblica più piccola del mondo. Ma non tutto è filato liscio: San Marino, insieme ad altri piccoli Stati, ha sollevato obiezioni sulle attuali regole di voto, sia delle giurie sia del televoto. Secondo Sergio, «alcune anomalie sono state verificate, soprattutto nel televoto, con paesi ospitanti che hanno ricevuto zero punti, e in certi casi il voto delle giurie sembrava influenzato da motivazioni politiche».
Nonostante le critiche, l’atteggiamento di San Marino rimane improntato al confronto: «L’EBU ha promesso nuove regole per il 2026, ma i dettagli sono ancora in discussione. Noi non ci sottraiamo al dialogo», ha assicurato il direttore, sottolineando la necessità di garantire «la dignità artistica e televisiva» di ogni Paese partecipante.
Con questa strategia, San Marino RTV dimostra di voler restare protagonista nel grande palcoscenico europeo pur avanzando richieste di maggiore equità. La scelta dello Junior Eurovision diventa così una mossa diplomatica, mentre il vero responso arriverà solo a settembre, quando l’emittente svelerà se sarà in gara o meno all’Eurovision Song Contest 2026.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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