A Sanremo 2024 debutta anche Ghali, vi proponiamo la nostra recensione di “Casa mia”, brano composto a sei mani con Davide Petrella e Michelangelo.
L’artista torna a calcare il palco dell’Ariston a quattro anni di distanza dall’ospitata del 2020 nel primo Festival organizzato da Amadeus.
Dodici anni di carriera alle spalle per il rapper di Baggio classe 1993, che ha esordito nel mondo della musica nel 2011 con i Troupe D’Elite. Poi la svolta da solista e le numerose collaborazioni con Sfera Ebbasta, Salmo, Liberato, Madame, Tedua, Marracash, Guè, Fabri Fibra, Thasup, Capo Plaza, Fedez, Rhove, Shiva, Rondodasosa ed Ed Sheeran.
Tanti i brani di successo firmati da Ghali, tra cui ricordiamo “Ninna Nanna”, “Habibi”, “Pizza Kebab”, “Happy days”, “Cara italia”, “I love you”, “Good times” e tante altre. Un vasto repertorio a cui si aggiungerà sicuramente anche “Casa mia”.
Sanremo 2024, Ghali: la recensione di “Casa mia”
Per il suo debutto in gara, Ghali sceglie un brano cosmopolita quanto distintivo. Nel testo si racconta il pianeta in maniera del tutto inedita, senza tralasciare una certa preoccupazione di fondo nel verso “ai miei figli cosa dirò, benvenuti nel Truman Show”, o il desiderio di rivendicare la stessa appartenenza in: “non mi serve un’astronave lo so, casa mia, casa tua che differenza c’è? Non c’è”. A dimostrazione che si possono dire cose sensate anche con l’ausilio di un tappeto sonoro diverso, a tratti insolito, favorendo un movimento sia di bacino che di pensiero. Omologazione abbatte muri.
Frase chiave:
“Per tracciare un confine
con linee immaginarie
bombardate un ospedale
per un pezzo di terra
o per un pezzo di pane,
non c’è mai pace”
Voto: 7
Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte di raccontare. È autore del libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (edito D’idee), impreziosito dalla prefazione di Amadeus. Insieme a Marco Rettani ha scritto “Canzoni nel cassetto”, pubblicato da Volo Libero e vincitore del Premio letterario Gianni Ravera 2023.
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