Al Festival di Sanremo 2025 tornerà la divisione tra Big e Giovani; lo ha comunicato Carlo Conti, ospite di Giorgia Cardinaletti su Rai 1.
Nei prossimi giorni arriverà il regolamento ufficiale della kermesse, ma per ora il conduttore e direttore artistico ha svelato qualche dettaglio.
“Sto lavorando sulle mie edizioni tenendo conto anche del grandissimo lavoro fatto successivamente, da Baglioni nelle sue due edizioni e nei cinque straordinari festival di Amadeus che hanno fatto crescere Sanremo. Riporto la suddivisione tra Nuove Proposte e Big: le Nuove Proposte non andranno ad aumentare il numero dei Big, ma avranno la loro gara e i Big faranno la loro corsa.”
Spiega Carlo Conti, che poi conferma che: “Non ci saranno eliminazioni e il vincitore delle Nuove Proposte sarà probabilmente proclamato nella serata delle cover.”
Sarà centrale la scelta delle canzoni.
“Ho sempre sentito una grande responsabilità: mia moglie mi dice che nei miei precedenti festival mi svegliavo di notte, assalito dai dubbi su un brano che magari avevo scartato. La ‘bistecca’ del festival sono le canzoni, i cantanti in gara, il resto è contorno.
Ho parlato anche con Amadeus: la musica, del resto, è stata il fil rouge della nostra vita, il resto è metter su un un programma televisivo, importantissimo, certo, perché Sanremo è come la Nazionale, si diventa tutti commissari tecnici e direttori artistici. Mi sono accorto al mio ultimo festival che qualcosa stava cambiando, dopo il podio formato da Francesco Gabbani, Fiorella Mannoia ed Ermal Meta, due artisti che l’anno prima erano nelle Nuove Proposte e una grande icona della musica: me ne sono reso conto quando nelle settimane successive la notizia più importante divenne il record di visualizzazioni di Occidentali’s Karma, la canzone vincitrice.”
Carlo Conti ha già iniziato ad ascoltare le canzoni per Sanremo 2025.
“Qualcosina inizia ad arrivare. Solo dieci anni fa, quando ho condotto il mio primo festival, arrivava ancora il cd, ora ti arriva il whatsapp, il file sulla mail.”
Infine Carlo Conti ribadisce.
“La parte spettacolo è l’ultima cosa, la cosa più importante è la scelta delle canzoni.”
Però… il direttore artistico ha un sogno.
“Sarebbe fantastico iniziare con Albachiara cantata da Vasco Rossi. Vasco, pensaci: non lo voglio io, lo vuole l’Italia”.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
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