Sanremo 2025, tutte le strade portano a Gigi D’Alessio?

Rumors e riflessioni su Sanremo 2025, tra smentite e ipotesi spunta la candidatura di Gigi D’Alessio. Facciamo il punto della situazione su chi potrebbe raccogliere l’eredità di Amadeus.

Come anticipato in un precedente articolo, è sotto gli occhi di tutti che il direttore artistico uscente lascia una macchina organizzativa quasi perfetta, correggibile in diversi punti, ma sicuramente migliore di come l’ha trovata.

L’auspicio è che si possa ragionare in un’ottica di continuità, considerati sia i risultati in termini numerici che l’interesse crescente del pubblico più giovane.

Nelle ultime ore si sono già fatti diversi nomi di possibili eredi, proviamo a ragionare insieme a voce alta. Archiviati i ritorni di Paolo Bonolis e Carlo Conti, che in più occasioni avrebbero smentito il loro interesse, si è parlato di un tandem Antonella Clerici–Alessandro Cattelan.

Un duo che potrebbe convincere e accontentare tutti, una proposta interessante, ma che comporterebbe un passo indietro e l’individuazione di un direttore artistico che agisca dietro le quinte, cosa che non accade dal 2012 con Gianmarco Mazzi. Quest’ultimo potrebbe starci a pennello, se non fosse che attualmente ricopre la carica di Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura.

Si è poi ipotizzata la coppia composta da Laura Pausini e Paola Cortellesi, con la prima che ha subito smentito per via degli impegni e la seconda che è ormai orientata verso un altro tipo di carriera, meno televisiva e più cinematografica. 

Sanremo 2025, spunta il nome di Gigi D’Alessio

A questo punto sarebbe meglio affidare questo delicato compito a chi è riconoscente a Sanremo, seppur non lo abbia mai vinto. Per quanto mi riguarda, l’identikit del direttore artistico ideale porta alla figura di Gigi D’Alessio: è un musicista, è un conduttore, è un uomo Rai, è nazionalpopolare ed è amato anche dai giovani artisti. Sì perché, nei suoi ultimi cinque anni, Amadeus si è guadagnato l’interesse e il rispetto dei ragazzi, li ha incontrati e li ha corteggiati, al pari dei grandi nomi della musica italiana.

Il Festival di Sanremo non può permettersi di perdere questo filo diretto con la contemporaneità perché, se ci pensate bene, è la chiave di questo rinnovato successo. Ad oggi mi sento di poter indicare D’Alessio come successore ideale, sempre in un’ottica di continuità, affiancato magari alla conduzione da Vanessa Incontrada, che sin dai tempi di Carlo Conti avrebbe meritato quel palco. Una coppia già rodata, protagonista sul piccolo schermo del varietà “20 anni che siamo italiani“.

Circa un anno fa, Gigi D’Alessio aveva manifestato il suo interesse per un’eventuale direzione artistica nel 2025 (qui il nostro articolo), dichiarando tra le pagine de Il Messaggero: «In questi anni, avendo fatto tanta tv, ho imparato il linguaggio televisivo e credo che potrei fare bene. Certo, dopo un fuoriclasse come Amadeus, e i suoi ascolti, non sarebbe una passeggiata di salute».

Il cantautore napoletano, ha partecipato al Festival cinque volte: nel 2000 con “Non dirgli mai”, nel 2001 con “Tu che ne sai”, nel 2005 con “L’amore che non c’è”, nel 2012 in coppia con Loredana Bertè con “Respirare” e nel 2017 con “La prima stella”. Fuori gara ha calcato il palco dell’Ariston varie volte in veste di ospite, nel 2008, nel 2009 (accanto a Sal Da Vinci nella serata dei duetti) nel 2020, nel 2021 e anche nel 2024, quando qualche settimana fa si è ritrovato a vincere la serata delle cover insieme a Geolier, Guè e Luchè.

Una valida preparazione musicale e una buona conoscenza del mezzo televisivo, fanno di Gigi D’Alessio il candidato ideale per la successione al trono sanremese. Una pista perseguibile che continueremo a seguire nelle prossime settimane, con la speranza che venga sciolta presto ogni riserva e che il mandato esplorativo di Sanremo 2025 possa essere affidato il prima possibile, trattandosi sicuramente di un’edizione difficile da mettere in piedi e che necessita dei giusti tempi organizzativi.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte di raccontare. È autore del libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (edito D’idee), impreziosito dalla prefazione di Amadeus. Insieme a Marco Rettani ha scritto “Canzoni nel cassetto”, pubblicato da Volo Libero e vincitore del Premio letterario Gianni Ravera 2023.