Negli ultimi giorni il nome di Alfa era circolato con insistenza tra le ipotesi del cast del Festival di Sanremo 2026. Tuttavia, durante un suo concerto, il cantautore ha scelto di fare chiarezza davanti al pubblico, spiegando di non aver presentato alcun brano alla direzione artistica del Festival.
Una precisazione nata dal desiderio di fermare le continue voci che lo davano per certo sul palco dell’Ariston, ma anche per raccontare una scelta personale e consapevole del giovane artista.
Alfa ha spiegato di essersi reso conto che, nella musica come nella vita, è importante fermarsi. Il rischio, secondo lui, è quello di assecondare continuamente la pressione del “dover esserci” anche quando non si ha qualcosa di davvero significativo da dire o da presentare.
Per questo, al momento, sente di non avere una canzone abbastanza importante da meritare un palco storico e impegnativo come quello del Teatro Ariston. Una posizione sincera, che mette al centro la qualità della musica e il valore delle parole, invece della visibilità a tutti i costi.
Dopo un anno ricco di concerti e affetto da parte del pubblico, Alfa ha anche annunciato che il suo tour si chiuderà a fine novembre. Dopodiché si prenderà del tempo per dedicarsi alla scrittura di nuovi brani, con l’obiettivo di tornare quando sentirà di avere una nuova storia da raccontare.
Con il suo stile diretto e autoironico, Alfa ha raccontato al pubblico anche un dettaglio più leggero: nei prossimi mesi cercherà finalmente di prendere la patente, che ancora non possiede. Una battuta che ha strappato sorrisi e applausi durante il concerto, mostrando ancora una volta il lato umano e spontaneo dell’artista.
In un mondo musicale dove spesso sembra contare di più la presenza continua, la strategia e il ritmo delle uscite, Alfa va nella direzione opposta: meglio fermarsi un attimo, ascoltarsi e tornare quando si ha davvero qualcosa da dire.
I fan ora attendono il prossimo capitolo della sua storia musicale, certi che quando arriverà… sarà proprio “la canzone giusta”.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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