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Sanremo 2026, i Baustelle dicono no: “Non fa per noi, abbiamo detto no più volte”

BAUSTELLE

Anche i Baustelle si aggiungono alla lista di artisti che hanno scelto di non partecipare al Festival di Sanremo 2026, considerandolo ormai un evento più televisivo che musicale. A spiegarlo, senza mezzi termini, è Francesco Bianconi, intervistato nel podcast Supernova di Alessandro Cattelan.

Durante la conversazione, al frontman del gruppo è stato chiesto se gli fosse mai stato proposto di salire sul palco dell’Ariston. Bianconi ha risposto con chiarezza:

“Sanremo? Noi abbiamo già rifiutato due o tre volte, quindi ormai non ce lo chiedono più.”

Il motivo, racconta Bianconi, non è una posizione ideologica contro il Festival, ma una questione di coerenza artistica:

“Non considero il mio modo espressivo adatto a quel tipo di televisione. C’è tanta televisione che non mi piace e che abbiamo scelto di non fare.”

Per i Baustelle, abituati a un percorso musicale costruito sull’identità e sulla libertà creativa, Sanremo rappresenta un linguaggio distante, più legato alla spettacolarità che alla profondità espressiva.

Bianconi ha precisato di non criticare chi decide di partecipare al Festival, riconoscendo che per molti artisti Sanremo può essere una delle poche opportunità reali per emergere o farsi conoscere. Ma per i Baustelle la necessità non c’è:

“Abbiamo costruito con fatica un percorso che ci permette di non andare. Anzi… fatta tutta questa fatica, mai andare adesso.”

Le parole di Bianconi segnano l’ennesima conferma della filosofia della band: difendere la propria identità artistica, anche quando significa rinunciare alla vetrina televisiva più importante d’Italia.

In un momento in cui sempre più artisti riflettono sul proprio rapporto con il Festival, i Baustelle dimostrano che la scelta di non partecipare può essere essa stessa un atto musicale, culturale e di libertà creativa.

Bisogna però sottolineare che Francesco Bianconi prese parte in veste di autore ai Festival di Sanremo 2010 e 2013, due delle edizioni in assoluto meno musicali e più televisive, nello specifico quello condotto da Antonella Clerici, vinto da Valerio Scanu.

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