Carlo Conti commenta con ironia le voci su un ritorno di Amadeus a Sanremo 2027 e celebra il momento d’oro della musica italiana e del Festival.
Le indiscrezioni sul futuro della conduzione del Festival di Sanremo tornano a far discutere. Durante la conferenza stampa di “Sarà Sanremo”, Carlo Conti ha commentato con ironia le voci che parlano di un possibile ritorno di Amadeus alla guida del Festival nel 2027, smorzando i rumors con una battuta che non è passata inosservata.
«Alle mie orecchie è arrivato di tutto, anche questa. Ma l’ultima è clamorosa: pare che la Fiorentina quest’anno possa vincere lo scudetto», ha dichiarato Conti con il sorriso, evitando di alimentare speculazioni e riportando il dibattito su un piano più leggero.
Conti: “La musica italiana sta andando fortissimo”
Nel corso dell’incontro con la stampa, il direttore artistico del Festival di Sanremo 2026 ha però voluto soffermarsi su un tema centrale: lo stato di salute della musica italiana. Un settore che, secondo Conti, sta vivendo uno dei momenti più floridi degli ultimi anni.
«La musica italiana vive un fermento straordinario. Se guardate la hit parade di fine anno di soltanto dieci, dodici anni fa, trovate sette o otto brani stranieri e due o tre italiani. Adesso, anche la hit parade di quest’anno vede dieci brani italiani e uno o due stranieri. E, orgogliosamente, di questi dieci brani più venduti e più ascoltati durante l’anno, molti provengono proprio dal Festival di Sanremo».
Un dato che conferma il ruolo centrale del Festival non solo come evento televisivo, ma come motore dell’industria musicale nazionale.
Il ruolo del Festival nel successo della musica italiana
Secondo Conti, il successo delle canzoni italiane nelle classifiche è il segnale di un rinnovato entusiasmo da parte di artisti e produttori, tornati a investire con convinzione nella musica made in Italy.
«Questo vuol dire che la musica italiana sta andando fortissimo. C’è grande fermento, grande fermento da parte dei cantanti e da parte dei produttori, che fino a qualche anno fa erano un pochino spariti».
Parole che rafforzano la visione di un Sanremo sempre più centrale nel panorama musicale, capace di lanciare brani e carriere ben oltre la settimana del Festival.
Tra una battuta sul calcio e l’analisi delle classifiche, Carlo Conti conferma così il clima di fiducia e continuità attorno al Festival di Sanremo. Al di là delle voci sul futuro, il presente racconta una manifestazione in ottima salute, sempre più determinante per il successo della musica italiana.
E mentre le indiscrezioni sul 2027 restano tali, Sanremo continua a guardare avanti, forte di numeri, pubblico e canzoni che dominano le classifiche.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
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