Omini

Manca sempre meno alla finalissima di Sanremo Giovani 2023; ecco la nostra intervista agli Omini, pronti per salire sul palco del Casino dopo aver vinto Area Sanremo.

Mare Forza 9oi è il brano in gara, scritto e composto da Francesco Roccati, Giovanni Pastorino e Michele Bitossi e prodotto da Tommaso Colliva.

Sanremo Giovani 2023, intervista agli Omini

Non manca molto alla finale di Sanremo Giovani. Come vi state preparando?

Noi siamo innanzitutto gasatissimi, non vediamo l’ora che arrivi il 19. Diciamo che ci stiamo preparando stando in studio praticamente tutti i giorni a tutte le ore. Stiamo ripassando il pezzo, che viene già bene, però ci stiamo comunque dando da fare.

Non avete cercato il pezzo per Sanremo, o quantomeno il pezzo per stupire. Siete rimasti fedeli a voi stessi, proponendo quello che siete con tanta energia, soprattutto con una forza live che poi è quella che vi rappresenta.

Abbiamo portato un pezzo che ci rappresenta al 100%. Su un palco così importante non puoi fare altro che essere te stesso perché se fai qualcos’altro che non ti rappresenta, la gente se ne accorge. Poi noi cerchiamo sempre comunque di rimanere fedeli a noi stessi. Quindi siamo molto felici.

Mare Forza 9oi” colpisce anche dal punto di vista testuale, dove si avverte un ulteriore passo avanti, una maggiore ricerca, anche se non muta il vostro approccio volto alla semplicità.

Ultimamente abbiamo avuto la fortuna di collaborare con diversi artisti e autori e siamo veramente contenti di come è uscito il pezzo. Siamo contenti di come è piaciuto alla gente e speriamo che vada tutto bene il 19.

Quanto contano oggi i social nella diffusione della vostra musica?

I social sono fondamentali, sono un mezzo che ti dà la possibilità di arrivare ovunque. Ovviamente come tutte le cose ha i suoi pro e i suoi contro, però sta appunto a noi o comunque a chi li usa, utilizzarli traendone un proprio vantaggio. E noi cerchiamo sempre di fare il meglio anche sui social, sempre restando noi stessi.

E’ passato un anno dalla vostra esperienza nel talent. Quanto è stato importante avere quel tipo di base televisiva per poter affrontare un palco come quello di Sanremo Giovani?

È stato molto importante perché quella era la prima volta che ci approcciavamo al mondo televisivo. Usciti da là abbiamo incrementato il nostro bagaglio culturale sia a livello musicale che a livello personale, anche con gente nuova che abbiamo conosciuto. Grazie a X Factor siamo entrati nel mondo del musica. Ora siamo molto più consapevoli di quello che potremmo trovare il 19.

Voi arrivate da Area Sanremo. Come è andata e che tipo di esperienza è stata?

Area Sanremo è stata una bella esperienza. Abbiamo conosciuto un sacco di artisti e abbiamo beccato anche altri che conoscevamo già. È stata una bella esperienza. Siamo felici ed entusiasti di essere arrivati a Sanremo Giovani tra i vincitori di Area Sanremo. Felici ci aver lasciato la nostra impronta.

Cosa rappresenta per voi l’ipotetico passaggio al Festival di Sanremo 2024?

Potrebbe essere un bel traguardo. E’ una delle cose più fighe che ci sono in Italia e non solo. Quindi per noi sarebbe veramente un traguardo gigante, ma anche un’emozione unica. E sarebbe veramente figo poter portare un pezzo sul quel palco, accompagnati dall’orchestra. Per ora però preferiamo concentrarci su Sanremo Giovani. La nostra direzione è vivere step by step. Vedremo come andrà e se andrà bene inizieremo a focalizzarci sul prossimo passo.

C’è qualche canzone della storia del festival che vi rappresenta o che avreste voluto avere scrivere?

Sicuramente ‘Tutti i miei sbagli’ dei Subsonica, ma anche ‘L’assenzio’ dei Bluvertigo.

Avete nominato i Subsonica con cui condividete l’origine. Quali sono le caratteristiche, oggi, della scena musicale torinese?

Torino è stimolante e da sempre c’è una scena bellissima. Nei nostri testi, nelle nostre canzoni si sente molto Torino. Ci ha influenzato molto questa città.

Oggi, alla vigilia di Sanremo Giovani, qual è l’aspetto della vostra musica di cui siete maggiormente orgogliosi?

La dimensione live, è la cosa che ci piace di più, oltre a scrivere le canzoni, andare in studio, registrarle, che è sempre figo, però è poi il portare queste canzoni live in un tour e farle sentire a tutti che ci affascina. E’ la parte della musica che più ci appaga e più ci fa appassionare. Noi ci siamo conosciuti così, con i live, ci siamo conosciuti suonando. E’ l’aspetto che ci caratterizza e che ci unisce di più. Quindi diciamo che la musica live è tutto.

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