La riduzione dell’età massima per accedere a Sanremo Giovani 2024 sta facendo discutere; il solito Luca Jurman attacca pesantemente Carlo Conti.
“Sanremo 2025, Carlo Conti:
Si dice sempre che la speranza è l’ultima a morire, ma cosi spegni la luce di tutti gli artisti che hanno sicuramente una maturità artistica ed espressiva degna di un posto al sole in questo buio mondo della Musica di oggi.”
Queste le parole del vocal coach che non perde occasione per far parlare di sé.
“Caro Carlo Conti,
Io capisco tutte le pressioni di entrare in una macchina così tosta e pesante come quella di Sanremo e ti ho sempre stimato avendo anche lavorato con te…
Sei sempre stato dalla parte della musica e degli artisti, a tuo dire, e pensavo in tutta la verità che facessi una sorta di nuovo regolamento che richiamasse l’attenzione all’arte e alla cultura, facendo cambiamenti necessari a dare spazio e luce ad artisti che non fanno parte solo del mondo dei numeri.
Certo non tutti i giovanissimi fanno musica dozzinale e qualche raro diamante c’è, ma ti ricordo che persino Pippo Baudo aveva messo un limite alle nuove proposte… ma di 36 anni e grazie al quale voci importanti, cantautori di grande spessore, sono riusciti ad entrare a far parte della storia della musica italiana.
Ora invece di rimettere le cose in ordine, le peggiori? Addirittura abbassi da 29 a 26? E come mai proprio 26 anni? Perché forse terranno solo giovani che hanno già guadagnato follower e visibilità, che ne so, in qualche talent o via Internet?
E tutti quelli che hanno speso nel soldi, tempo e vita facendo sacrifici per studiare e prepararsi? O artisti e produttori che hanno lavorato fino a ieri per presentarsi quest’anno tra le nuove proposte ma che magari hanno 27, 28 o 29 anni?
Cosa gli dici? ‘scusate…fatti vostri!’!
Quindi tutti i talenti che ci sono in questo paese che fanno gavetta e che vivono di locali o altro facendo con passione e amore musica da sempre verranno tutti tagliati fuori? Sì perché se non fanno già parte del mainstream sono fottuti.
Mi aspettavo che uno come te creasse una categoria di giovani dello streaming separandoli da nuove proposte di sconosciuti totali e dai big, davvero big, di nome fatto e carriera vera.
vabbè visto che è il festival della canzone italiana e non dello streaming speriamo almeno che tu riesca a trovare nuovi fenomeni di scrittura perché manca a tutti la musica che faccia storia e che venga presa come punto di riferimento di crescita per i prossimi artisti del futuro.
In bocca al lupo“
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.