A poche settimane dall’annuncio dei Big che parteciperanno a Sanremo 2024, Mogol attacca nuovamente Amadeus, questa volta colpevole di non averlo mai chiamato durante i suoi Festival.
“Bisognerebbe chiederlo a lui. Non è una domanda che mi pongo. Io ho fondato una scuola che è la più importante in Europa, tanto è vero che mi hanno chiamato a Boston e ho dato delle lezioni sia alla Berkley che alla Harvard University. Credo di avere una considerazione internazionale e una certa competenza. Il fatto che mi chiamino o meno non dipende da me.”
Queste le parole di Mogol, intervistato da MowMag. L’autore prosegue parlando di una sua ipotetica direzione artistica del Festival.
“Bisognerebbe vedere che tipo di offerta mi fanno, ma siccome adesso non esiste la questione non me la pongo nemmeno. Io ho venduto nel mondo 523 milioni di dischi, la terza cifra al mondo dopo i Beatles ed Elvis Presley. Sicuramente io sono una persona competente, ma non posso giudicare chi non mi ritiene tale. Ognuno fa le sue scelte in base alla propria competenza.”
Poi una riflessione di Mogol sulla meritocrazia; parole che suonano come una velata frecciata ad Amadeus.
“La meritocrazia va intesa come competenza. Diciamo un incompetente fa dei disastri, perché è quello rovina tutto, ma sto parlando dell’incompetenza in generale, non mi sto riferendo a qualcuno in particolare. […] Le canzoni che sopravvivono nel tempo sono le più belle. Poi valuti lei le canzoni sopravvissute o meno ai vari Festival, io ho la fortuna di avere tanti gruppi che seguono le mie canzoni ancora oggi, che le cantano, che va a teatro a vedere i miei spettacoli, e ne faccio tanti. La soddisfazione che ho è vedere le persone cantare tutte insieme le mie canzoni.”
Infine un commento sulle ipotesi Fedez e Morgan alla direzione artistica del Festival.
“Siccome sono solo ipotesi non credo che valga neanche la pena parlarne. Non credo in ogni caso che Amadeus rinuncerebbe al suo incarico.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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