Simone Cristicchi torna al Festival di Sanremo 2025 con Quando sarai piccola, un brano intenso e personale che affronta il tema della fragilità.
Il cantautore romano dedica la canzone alla madre Luciana, colpita nel 2012 da una grave emorragia cerebrale che ha cambiato radicalmente la sua vita. “È tornata bambina,” racconta Cristicchi, aggiungendo che il brano non è solo una canzone, ma “vita vera, vissuta ogni giorno”.
Il brano, scritto durante la prima quarantena insieme alla compagna Amara, è rimasto nel cassetto per cinque anni, in attesa del momento giusto. “Mi hanno sconsigliato tutti di inserirla nell’album, perchè sentivo che aveva un potenziale incredibile,” spiega Cristicchi. La sensibilità del direttore artistico Carlo Conti ha giocato un ruolo cruciale: “Carlo ha compreso il valore di questa canzone. Non si tratta solo di una bella melodia, ma di un brano terapeutico che può sensibilizzare su un tema universale.”
Cristicchi racconta che la scrittura di Quando sarai piccola è stata un processo delicato. “Inizialmente ci siamo concentrati sulla tenerezza e sul prendersi cura. Poi abbiamo aggiunto il senso di impotenza e rabbia di fronte alla malattia. Ho cercato di non essere retorico, perché è facile scadere nel patetico, e volevo trattare l’argomento con i guanti di velluto.”
La canzone ha già ricevuto un forte riscontro dal pubblico: “Da quando è stato pubblicato il titolo, ho ricevuto migliaia di messaggi di persone che si sono sentite toccate dal tema. È un argomento di cui si parla troppo poco, e sono felice di poterlo portare all’attenzione di tutti.”
Per la serata delle cover, Cristicchi si esibirà insieme ad Amara con La cura di Franco Battiato. “Questo brano non è mai stato eseguito nella serata dei duetti, ed è un onore portarlo sul palco. Battiato l’ha cantata all’Ariston nel 2007, l’anno in cui ho vinto con Ti regalerò una rosa. È una coincidenza che non posso non considerare.”
Cristicchi e Amara hanno già omaggiato Battiato con lo spettacolo Torneremo ancora – Concerto mistico per Battiato, che tornerà in tour a marzo. “Non è un tributo al repertorio completo di Battiato, ma un racconto della sua produzione più mistica,” spiega il cantautore.
Durante la settimana del Festival, il 14 febbraio, Cristicchi pubblicherà il suo nuovo album Dalle tenebre alla luce. “È un album senza tempo, un viaggio alchemico che attraversa le ombre e le inquietudini profonde. Era pronto da anni, le canzoni erano state scritte per i miei spettacoli teatrali, ma solo adesso ho sentito che era il momento giusto per pubblicarle.”
Il disco rappresenta un ritorno alle origini e un invito a trovare la luce anche nei momenti più difficili. “Dobbiamo attraversare il nostro inferno personale per trasformarlo in altro. Non bisogna avere fretta di pubblicare musica, ma farlo quando si ha qualcosa di importante da dire.”
Nonostante il panorama musicale affollato da altri generi musicali, Cristicchi si sente a suo agio. “Non mi sento un pesce fuor d’acqua. Sono fedele a me stesso, e questa è la mia corazza.” Ringrazia Carlo Conti per aver riportato i cantautori a Sanremo: “Siamo una sorta di riserva indiana, ma portiamo avanti la bandiera di chi ci ha insegnato a scrivere canzoni.”
Con Quando sarai piccola, Simone Cristicchi non cerca la vittoria al Festival, ma punta a lasciare un segno profondo nei cuori di chi ascolterà il brano. “La mia vittoria spirituale sarà portare questa canzone sul palco e sensibilizzare su un tema universale con autenticità e delicatezza.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
