Tananai

Nell’attuale panorama musicale, dove la semplicità e l’immediatezza sembrano essere le chiavi per il successo, Tananai sceglie di distinguersi con CalmoCobra, un disco che sfida le aspettative del pop italiano. L’artista, che ha abituato il pubblico a milioni di streaming con i suoi brani, si allontana dalla formula facile e ripetitiva, puntando su un progetto ambizioso, complesso e, in molti aspetti, inaspettato.

In un mercato dominato da sonorità a volte troppo prevedibili, CalmoCobra emerge come una risposta chiara a questa tendenza. Tananai non solo si sottrae alla “corsa al ribasso”, ma innalza la sua arte, ponendosi tra i protagonisti del miglior pop italiano di quest’anno. Il cantautore ha dichiarato di voler “scrivere grandi melodie” e con questo disco ha scelto strutture armoniche inusuali e testi profondi, dimostrando che la sua musica può andare oltre le solite convenzioni.

Brani come “Veleno“, uno dei singoli di punta, ne sono la prova: con il suo sound nostalgico che ricorda gli anni Duemila, questo pezzo sorprende per la sua costruzione, in cui il ritornello non arriva subito, ma si fa attendere. C’è anche “Storie brevi“, il duetto con Annalisa, un anti-tormentone estivo che evita le facili scorciatoie del genere, ma che ha conquistato riconoscimenti importanti.

La produzione di CalmoCobra è un altro elemento che eleva l’album, grazie al lavoro di Davide Simonetta, Michelangelo (già collaboratore di Blanco) e Okgiorgio. Questi nomi aiutano a creare un sound che va oltre il classico pop, toccando elementi indie, elettronici e acustici che arricchiscono le tracce. Ogni brano ha un’identità precisa, senza mai perdere coerenza. Da segnalare “Nessun confine“, una ballata malinconica che racconta una storia d’amore ambientata in un pub inglese, con una scrittura evocativa e un uso poetico di alcune parole raramente presenti nei testi pop contemporanei.

L’amore è il filo conduttore di CalmoCobra, ma non si tratta solo di amori felici. Tananai canta delle relazioni tormentate, fugaci e spesso dolorose, come in “Ragni” e “Margherita“, due pezzi che esplorano il lato più vulnerabile e intimo dei sentimenti. Un altro tema chiave è il passare del tempo, e la nostalgia dell’adolescenza perduta, trattato con delicatezza in brani come “Booster” e “Punk Love Storia“, quest’ultima con un omaggio a Tiziano Ferro e alla sua iconica “Non me lo so spiegare“.

Con CalmoCobra, Tananai dimostra di essere un artista in continua evoluzione. Non si accontenta del successo facile, ma cerca di proporre qualcosa di più profondo e duraturo. Questo album rappresenta un passo in avanti nella sua carriera e potrebbe consacrarlo come una delle figure più interessanti del panorama pop italiano contemporaneo. La copertina, con il motociclista in fiamme, è la perfetta metafora di questa corsa frenetica al successo che l’artista denuncia, invitando tutti a fermarsi, respirare e ascoltare.

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