Teo Teocoli è un uomo di spettacolo che, tra imitazioni, cabaret e musica, ha scritto pagine indimenticabili della televisione e della cultura pop italiana.
L’artista ha rilasciato un’intervista a La Nuova Sardegna, in cui si racconta con la consueta ironia, ripercorrendo momenti salienti della sua carriera e parlando di grandi amicizie, come quella con Adriano Celentano, ormai conclusa, ma che lo ha profondamente segnato.
L’amicizia tra Teo e Adriano Celentano nasce nei lontani anni ’60, quando il giovane Teocoli, poco più che un ragazzino, sognava sotto casa del Molleggiato. «Avevo 14 anni quando l’ho conosciuto – racconta – e a 16 mi portò con sé a Ischia. Ricordo che mi innamorai di una maglietta, ma costava troppo. Adriano me la comprò. Avrei voluto baciarlo in bocca per la felicità!».
Celentano divenne una guida per Teocoli, anche se questo rapporto influenzò la sua carriera: «Ogni volta che arrivava una proposta per lui, diceva: “Prendete Teo, è bravo”. Ma volevano lui, e io finivo per fare figuracce, come al Festival di Napoli, dove cantai Carulina nun parte cchiù».
L’idillio si è però incrinato nel 2019, dopo il flop di Adrian. «Lavorò dieci anni a quel progetto. Quando non funzionò, qualcosa si ruppe. Poi arrivò il Covid e non ci siamo più visti». Una grande amicizia finita, che Teocoli racconta con amarezza: «Eravamo inseparabili, ogni anno festeggiavamo il suo compleanno il 6 gennaio con serate a tema. Ora non risponde più».
Il Festival di Sanremo 2000, con Fabio Fazio alla conduzione, fu un altro momento cruciale per Teocoli, ma non privo di difficoltà. «L’imitazione di Keith Richards a Sanremo è stata la mia meno riuscita – ammette –. In galleria ridevano, ma in platea erano di marmo. Sembravano chiedersi: “Cosa sta facendo?”».
Nonostante tutto, l’esperienza sul palco dell’Ariston rappresenta un tassello significativo nella sua carriera televisiva, che si è sempre contraddistinta per uno stile originale e spesso fuori dagli schemi, come dimostrano le sue imitazioni leggendarie, da Cesare Maldini a Cino Ricci.
Teocoli non risparmia critiche alla televisione attuale, soprattutto quando si tratta di vecchie glorie della musica. «Non mi piacciono quelle reunion di cantanti anni ’60, tutti anziani e gobbetti – afferma senza mezzi termini –. Se chiami Tony Dallara, devi spiegare quanto è stato importante, non metterlo lì a cantare vecchi successi insieme agli altri».
Secondo Teo, la tv dovrebbe puntare a format più educati e originali: «Rifarei uno show come Emilio. Era bello, ironico, mai volgare. Ma la televisione di oggi non fa per me».
Prima di diventare un maestro dell’imitazione, Teocoli fu anche cantante. «Avrei potuto essere il frontman della futura Pfm, ma lasciai dopo Una bambolina che fa no no no. Non credo ce l’avrei fatta: loro erano troppo bravi, io restavo Celentano».
Questi i prossimi appuntamenti di Teo Teocoli a teatro.
Venerdì 20 – Evento aziendale (SS)
Giovedì 26 – Tutto Teo con Teo Teocoli al Teatro Grandinetti Lamezia Terme (Cz)
Sabato 28 – Tutto Teo con Teo Teocoli al Teatro Auditorium Isernia
Martedì 31- Tutto Teo con Teo Teocoli al Teatro Clerici Brescia
Qui il link per l’acquisto dei biglietti.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”
📢 Segui iMusicFun su Google News:
Clicca sulla stellina ✩ da app e mobile o alla voce “Segui”
🔔 Non perderti le ultime notizie dal mondo della musica italiana e internazionale con le notifiche in tempo reale dai nostri canali Telegram e WhatsApp.
