Vasco Rossi si sta preparando per una nuova stagione live, ma in un’intervista al Corriere della Sera parla della nuova generazione musicale e chiarisce sulla presunta rivalità con Ligabue.
“Ghali ha fatto centro a Sanremo, cantando prima in arabo poi in italiano. Mahmood è un piccolo genio. In generale le cose nuove mi incuriosiscono sempre.”
Spiega il rocker di Zocca, che poi si spinge elogiando un’artista in particolare.
“Madame. Ha la stessa genuinità di Carmen Consoli. Mi piacciono anche Levante e Marracash.”
Approfondisce Vasco Rossi, che poi parla della nuova generazione di rapper e cantautori.
“Parlano il linguaggio dei ragazzi, esprimono i loro valori: comprese le scarpe, i vestiti firmati. Il consumismo, la pubblicità. Io sono un provocatore, scrivo per provocare le coscienze e per mantenerle sveglie: è il compito dell’artista.”
Un pensiero chiaro, invece, sugli artisti della sua generazione.
“Su tutti, Francesco De Gregori e Gino Paoli. Paoli lo andai a sentire da ragazzo, al Piro Piro, una balera di provincia. Lo ascoltai cantare “Non andare via”, la sua versione di “Ne me quitte pas” di Jacques Brel. A quel concerto capii la differenza tra cantante e interprete, e mi dissi: io nella vita voglio fare questa cosa qui.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.