X Factor 2024, il bilancio di Jake La Furia e un simpatico siparietto

Napoli, città di magia e imprevedibilità, ha regalato un momento unico anche alla conferenza stampa della finale di X Factor 2024; protagonista del simpatico siparietto è stato Jake La Furia, che ha raccontato un curioso episodio legato al suo arrivo in città: il rapper aveva smarrito il portafogli all’aeroporto. Un inconveniente che sembrava già archiviato – con tanto di carte bloccate – ma che si è trasformato in un siparietto divertente grazie a un ritrovamento inaspettato.

Durante la conferenza stampa, Jake La Furia ha fermato tutto quando il suo ufficio stampa si è avvicinato per consegnargli il portafogli smarrito. “Proprio adesso che avevo già bloccato tutte le carte,” ha commentato il rapper con ironia, scatenando risate e applausi nella sala gremita di giornalisti.

Il ritrovamento è avvenuto in tempo record, un piccolo miracolo che Jake ha accolto con incredulità e humor, sottolineando l’unicità di Napoli: “Qui perdere qualcosa non significa mai davvero perderlo per sempre.”

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per tirare le somme sull’esperienza di Jake La Furia come giudice di X Factor 2024. Il rapper, noto per il suo spirito diretto e la capacità di entrare in sintonia con i ragazzi, ha raccontato di come il programma lo abbia cambiato:

“Partecipare a un programma del genere diventa un’esperienza forte emotivamente. Ti appassioni alle storie dei ragazzi, e anche noi giudici siamo diventati amici e ci siamo rispettati.”

“Non so se c’è stato un prima e un dopo Jake per il programma, ma un po’ credo di sì. Prima mi conoscevano i ragazzini, adesso anche le signore. La maggior parte delle persone che non mi conosceva bene mi ha detto: ‘Ho scoperto che sei simpatico.’ Ora c’è molta meno gente che mi odia, che non è male.”

Jake La Furia ha vissuto X Factor come un’avventura intensa, dove la musica si è intrecciata con le emozioni e i rapporti umani. E anche la città di Napoli, con il suo calore e i suoi imprevisti, ha saputo lasciare il segno, rendendo memorabile non solo la finale ma anche gli episodi che l’hanno preceduta.

Un’esperienza che il rapper porterà con sé, insieme a quel portafogli ritrovato che, in fondo, è simbolo di un legame unico tra le persone e il destino.

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.