Francamente (vero nome Francesca Siano, 28 anni) si definisce «just a queer voice», è un progetto torinese trapiantato a Berlino dal 2021. Queerness e attivismo occupano il centro della sua produzione musicale, che prova a muoversi tra cantautorato ed elettronica. “Da grande” vorrebbe fare la filosofa.
Brano Audition: Wicked Game, Chris Isaak (4 sì)
Brano Bootcamp: Paracadute, inedito
Brano Home Visit: The Rhythm of the Night, Corona
Francamente, in vista del via ai Live di X Factor 2024, fa parte della squadra di Jake La Furia.
X Factor 2024, intervista a Francamente
Ciao! Che cosa rappresenta X Factor per te?
X Factor è una bellissima occasione per mettere in risalto non solo la musica, ma anche, soprattutto, un messaggio.
Puoi spiegare meglio il tuo punto di vista sull’attivismo nella musica?
Per me, l’attivismo viene parallelamente alla musica, a volte quasi prima. Negli ultimi anni, la musica è diventata uno strumento per portare determinate tematiche. C’è ancora tanto bisogno di farlo, a mio avviso, e spero di esserne all’altezza. Recentemente, anche al Premio Tenco si è parlato molto di questo, e ho avuto modo di confrontarmi con un’artista che apprezzo particolarmente.
Stai parlando di Irene Buselli?
Esatto! Siamo qui da una settimana e siamo un po’ fuori da tutte le notizie. Con Irene e altre tre cantautrici, Rossana De Pace, Cheriach Re e Anna Castiglia, facciamo parte di “Canta fino a 10”, un collettivo che promuove la presenza delle donne nella musica. Lo facciamo, banalmente, presentandoci in cinque sul palco per demolire questo stereotipo stupido che ci sia competizione tra le donne; non è vero. Le donne hanno bisogno di spazi.
Parlando di Anna Castiglia, ha partecipato a X Factor e ha mantenuto la sua identità. Cosa ne pensi?
Assolutamente! Anche Anna, come le altre, è una sorella. Quando è arrivato il momento di X Factor, lei mi ha detto di andare e che l’importante era mantenere la propria identità. Mi sento molto privilegiata ad essere qui e credo che sia un’occasione meravigliosa per far sentire non solo la mia voce, ma quella di tutte e di tutti.
In queste settimane, qual è l’aspetto della tua musica su cui senti di dover lavorare di più?
Vorrei lavorare molto sulla tecnica musicale. Mi rendo conto, soprattutto imparando dagli altri concorrenti, che il mio livello di teoria musicale è molto basso. Non mi era mai capitato di avere a disposizione una settimana intera per concentrarmi sulla musica. È un’occasione incredibile, perché ho sempre lavorato e la musica è sempre stata una parallela. Potermi concentrare solo su questo, avere prove quotidiane e essere seguita da professionisti incredibili è davvero un enorme privilegio, e ne sono molto grata.
Ultima domanda: perché dovresti vincere X Factor?
Non penso di dover vincere X Factor, ma vorrei tantissimo che fosse una donna a farlo.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.

