Dimensione Brama, si autodefiniscono un “live show performativo che unisce musica, parole e gesti”. Sono sette ragazzi romani, tutti entro i 30 anni: Guglielmo Cappellini (musicista/ingegnere e ricercatore nucleare, batteria), Lorenzo Celata (musicista/sound designer, bassista), Michele Mazzetti (musicista, tastiera e composizione), Claudio Molinari (disoccupato, chitarra e voce), Jacopo Narici (musicista, percussioni), Nicola Pecora (performer, voce e ballo), Marcello Sanzò (musicista, tromba). Unitisi nel 2020, sono un calderone onnivoro: «Dimensione Brama somiglia a un caleidoscopio, non è un prodotto ma uno strumento con cui vedere il mondo».
Brano Audition: Love Will Tear Us Apart, Joy Division (3 sì, no da Manuel)
Brano Bootcamp: Io sto bene, CCCP
Brano Home Visit: Can’t Get You Out of My Head, Kylie Minogue
i Dimensione Brama, in vista del via ai Live di X Factor 2024, fanno parte della squadra di Paola Iezzi.
X Factor 2024, intervista ai Dimensione Brama
Cosa rappresenta X Factor nel vostro percorso artistico?
X Factor rappresenta per noi una sorta di residenza, un campeggio nel mondo magico della televisione, un mondo che abbiamo desiderato per anni. Siamo cresciuti con la TV, forse siamo l’ultima generazione che ne ha davvero goduto profondamente.
Vedete X Factor più come un programma televisivo o come un’opportunità per proporre e divulgare musica?
Crediamo che X Factor sia la fusione di questi due mondi. È senza dubbio un programma televisivo, ma allo stesso tempo una piattaforma di divulgazione musicale. E poi, è un’opportunità anche per fare televisione.
Qual è il segreto per mantenere la vostra identità in un contesto come X Factor?
Beh, abbiamo un marchio molto originale che ci distingue. Ovunque andiamo, ci portiamo dietro il nostro “mantello rosso”, una sorta di protezione. La parola “distopia” è stata affibbiata a noi qui a X Factor, e l’abbiamo subito sentita come nostra. Ci piacciono le etichette, ma preferiamo che siano gli altri a darcele.
Come fate a essere riconoscibili in un programma dove il tempo a disposizione è limitato?
Penso che la chiave sia essere sempre noi stessi, portando il nostro bagaglio, la nostra naturalezza e, perché no, anche la nostra finzione. È il nostro modo di essere autentici, vediamo come risponde il pubblico.
Perché dovreste vincere X Factor?
Perché no?

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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