Mancano poche ore al via del quinto Live di X Factor 2024, in cui verranno per la prima volta presentati i brani inediti; ecco le nostre pagelle.
X Factor 2024, le pagelle dei brani inediti
Lorenzo Salvetti – Mille concerti
Lorenzo ha una voce che riempie bene gli arrangiamenti, ma Mille concerti non riesce a decollare davvero. La ballata, scritta insieme ad Antonio Mazzariello e Gianmarco Merolle, si muove su territori vicini a quelli di Achille Lauro senza aggiungere una nota personale. Manca quel guizzo che ti spinge a volerla ascoltare in loop. Sufficiente, ma nulla più.
Voto: 6

Les Votives – Monster
Energia pura e un sound potente per un brano che si ispira al rock internazionale, con rimandi ai primi Måneskin e Kasabian. Nonostante qualche limite nell’accento inglese, la produzione di Gianmarco Manilardi e Danien riesce a valorizzare il gruppo, che brilla soprattutto nelle esibizioni dal vivo. Una buona prima prova, che ha il potenziale per farsi spazio sul mercato.
Voto: 7,5

I Patagarri – Caravan
Con Caravan, I Patagarri portano una ventata di freschezza e originalità. Il loro gipsy jazz popolare è accattivante e ballabile, con un testo che mescola ironia e leggerezza. La produzione di Bias e Danien sottolinea perfettamente la loro identità senza appesantirla. Una hit potenziale che si distingue chiaramente tra gli inediti di quest’anno.
Voto: 8,5

Francamente – Fucina
Francamente dimostra grande maturità artistica, ma Fucina non riesce a reggere il confronto con il suo precedente inedito, Paracadute. Il testo è ricco di immagini e il lavoro sui synth interessante, ma manca l’elemento che cattura l’ascoltatore. Il potenziale c’è, ma qui non emerge al meglio.
Voto: 6,5

Punkcake – Gloom
Breve, crudo e decisamente punk, Gloom è un brano che divide. La produzione volutamente grezza richiama le demo di band come gli Arctic Monkeys dei primi tempi, ma i due minuti scarsi di durata lasciano un po’ di amaro in bocca. Una scelta coraggiosa che può funzionare nel contesto giusto, ma non pienamente riuscita.
Voto: 6

Mimì – Dove si va
Mimì si affida alla scrittura di Madame per il suo inedito, ma il risultato è un brano che suona più “Madame” che “Mimì”. La performance vocale è intensa e credibile, ma manca quel tocco personale che renda la canzone davvero memorabile. Sufficiente, ma con riserva.
Voto: 6

Lowrah – Malasuerte
Un tentativo di urban latino che punta al tormentone, ma Malasuerte non riesce a emergere davvero. La produzione di ESSEHO e Andry The Hitmaker è impeccabile, ma il brano suona derivativo e poco originale, con evidenti richiami a Rosalía. Lowrah ha bisogno di trovare una strada più personale per lasciare il segno.
Voto: 5


La musica è la sua grande passione, segue come inviata l’Eurovision Song Contest e il Festival di Sanremo. Negli anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Ama i gatti, il Giappone e la cultura manga!
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