X Factor 2025, le parole di Achille Lauro ed eroCaddeo alla vigilia della finale

Alla vigilia della finalissima di X Factor 2025, Achille Lauro ed eroCaddeo raccontano un percorso intenso, emotivo e ricco di significato, fatto di scelte difficili, identità artistiche preservate e un rapporto umano che ha reso questa edizione una delle più coese degli ultimi anni.

Achille Lauro, per il secondo anno consecutivo tra i giudici, sottolinea con orgoglio il valore umano e professionale dei finalisti:
«Quest’anno abbiamo preservato l’identità di ognuno degli artisti giunti in finale. È stato difficile selezionare i talenti e abbiamo un rapporto speciale con tutti i ragazzi».

Il cantante romano parla di un clima di collaborazione autentica anche tra i giudici:
«Tra noi c’è un sentimento di amicizia e collaborazione. Non è finzione: se siamo tornati per il secondo anno è perché ci siamo trovati bene».

Per Lauro, però, la vittoria è solo una piccola parte del percorso:
«Essere qui è un risultato fondamentale. Fuori da qua ognuno potrà costruire una carriera reale. Per costruirla servono dedizione e tempo: i conti si faranno tra 10, 15 anni».
Poi commenta con lucidità le tensioni della scorsa settimana:
«È normale che ci sia un po’ di nervosismo dopo alcuni live. Ma oggi X Factor è godibile anche per la relazione sincera tra noi giudici».

Accanto a lui, eroCaddeo parla con gratitudine e sincerità del suo percorso e del legame costruito con il suo mentore:
«Ringrazio Lauro per tutto. Mi sono sentito capito. Ho 27 anni e da tanto cerco di trasformare la mia passione in lavoro».
Un viaggio non semplice, come racconta lui stesso:
«È stato un percorso difficile, ma bellissimo. Nel loft ci siamo divertiti e questo è stato fondamentale per affrontare le difficoltà».

Ora che il palco della finale si avvicina, Achille Lauro ed eroCaddeo condividono lo stesso sguardo: quello di chi ha già vinto molto più di una competizione televisiva. Hanno trovato una direzione, un’identità, una squadra. E soprattutto, una possibilità concreta di costruire — finalmente — la propria strada nella musica.

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”