X Factor 2025, le parole di Giorgia alla vigilia della finale

La vigilia della finale di X Factor 2025 si accende con le parole di Giorgia, che ancora una volta ha guidato il talent con eleganza, empatia e una presenza scenica capace di rassicurare concorrenti e pubblico. A poche ore dall’ultimo atto in Piazza del Plebiscito a Napoli, la conduttrice racconta un’edizione “più serena e armoniosa”, svelando cosa ha reso quest’anno così speciale.

«Quest’anno ero un po’ più rilassata rispetto a 12 mesi fa. Me la sono goduta un po’ di più», confessa Giorgia, spiegando come l’esperienza accumulata abbia trasformato la sua conduzione in qualcosa di più naturale e spontaneo. Merito anche del gruppo di lavoro: «La squadra di X Factor è molto affiatata e c’è un’atmosfera di forte armonia. Siamo collegati, siamo una squadra e conosciamo i nostri obiettivi. È stato tutto automatico e ha funzionato ogni cosa alla perfezione».

La conduttrice sottolinea l’intesa con i giudici – Jake La Furia, Achille Lauro, Francesco Gabbani e Paola Iezzi – un quartetto che ha saputo unire gusti diversi e professionalità complementari. «Mi sono trovata benissimo anche con i giudici, che conoscono la musica e le dinamiche umane», racconta, evidenziando come la qualità del confronto abbia giovato anche ai finalisti.

Ed è proprio ai quattro concorrenti rimasti in gara – DELIA, eroCaddeo, PierC e rob – che Giorgia dedica le parole più sentite. «I ragazzi stanno dimostrando una forte empatia e solidarietà. Tutti hanno dimostrato di avere le idee chiare. A prescindere da chi vincerà, il futuro è dalla loro parte».

Un pensiero che va oltre il risultato finale: «Io cercherò di stargli accanto, perché meritano tutto l’appoggio possibile. L’importante è che abbiano sempre la sensazione di dare il massimo. Al di là del risultato, è questo quello che conta».

Con queste parole, Giorgia disegna l’essenza più autentica di X Factor 2025: un percorso fatto di musica, crescita personale e legami che vanno oltre la competizione. E alla vigilia della notte più attesa, il messaggio è chiaro: la vittoria non è solo un titolo, ma la consapevolezza di aver costruito un futuro possibile.

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello”, nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia” e nel 2205 “Ride bene chi ride ultimo”