Kekko dei Modà, la forza contro tutto e tutti: il racconto di Gabriele Parpiglia

A raccontare cosa si nasconde davvero dietro la forza e la fragilità di Kekko Silvestre dei Modà è stato Gabriele Parpiglia in un lungo testo originale, in cui ripercorre momenti vissuti in prima persona con l’artista. Un racconto che restituisce l’immagine di un uomo e di un artista che, nonostante il dolore fisico, le difficoltà e la poca attenzione di una certa stampa, continua a salire sul palco con dignità e coraggio.

Parpiglia ricorda una cena di lavoro nel 2019, quando Kekko, amico di vecchia data, gli fece ascoltare in anteprima il brano “Quelli come me”. Un testo carico di malinconia e rabbia trattenuta, che raccontava il dolore di chi si sente messo da parte, incompreso, dimenticato. “Grazie”, gli disse Kekko dopo aver notato l’emozione sincera dell’ascolto, sottolineando quanto raramente, allora, un giornalista si prendesse il tempo di comprendere la sua musica e le sue parole.

Il racconto di Parpiglia rivela anche retroscena inediti dell’ultima partecipazione dei Modà al Festival di Sanremo, dove Kekko si è esibito nonostante costole fratturate, dolori lancinanti e farmaci. Un artista che ha accettato orari improbabili, che non ha mai chiesto favori o scorciatoie, ma ha portato a termine il proprio lavoro con professionalità e rispetto per il pubblico. Tutto questo senza clamori, mentre altri preferiscono lamenti pubblici e polemiche.

Parpiglia racconta anche di un acceso scontro tra Kekko e il suo manager Francesco Facchinetti, che voleva fermarlo per tutelarlo fisicamente. Ma Kekko ha detto no. Perché chi ha conosciuto il buio, oggi ha ancora più fame di luce e di riscatto.

Nonostante la stampa lo abbia spesso ignorato, i Modà hanno registrato il sold out a San Siro in poche ore, mentre altri, celebrati dai media, faticano a riempire i palazzetti. Kekko canta dal vivo, senza autotune, e tutta la band suona realmente. Non è scontato, oggi.

“Una band che affronta temi profondi: bullismo, rapporto padre-figlio, Alzheimer, disagio mentale. Storie che toccano il cuore di chi ascolta.”

Tra l’altro Kekko non ha avuto paura di esprimere vicinanza a Gianluca Grignani dopo la controversa querelle che lo ha contrapposto a Laura Pausini. Ne abbiamo parlato Qui.

Il testo di Gabriele Parpiglia è un omaggio a chi continua a lottare in silenzio, a chi non si arrende, a chi crede nella musica fatta di verità, passione e umanità e Kekko, contro tutto e tutti, continua a salire su quel palco. Perché mollare non è mai stata un’opzione.

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