C’era una volta e c’è ancora il Festival del Miccio Canterino, una tradizione che va avanti da decenni e che ha visto trionfare quest’anno Antonio Maggio con il brano “Accendi la miccia”.
A metà strada tra il folclore dell’Eurovision Song Contest e la partecipazione attiva del Palio di Siena, la rassegna musicale si svolge in Versilia dal 1957 e rimane tra le più longeve al mondo.
Sorella minore del Festival di Sanremo, la manifestazione ha saputo mantenere le proprie radici rimanendo fedele a se stessa, senza mai snaturarsi, restando un evento di portata locale più che nazionale.
Oggi tutti sappiamo che Sanremo è anche e soprattutto uno spettacolo televisivo, che ha avuto la fortuna di resistere negli anni e di salvarsi tutte le volte che ha rischiato la chiusura.
Questa stesso destino, però, non è toccato ad altre prestigiose rassegne quali “Canzonissima”, “Il Cantagiro” o il “Festivalbar”, che non sono riuscite a superare la prova del tempo.
Il Miccio Canterino, invece, non ha fatto il passo più lungo della gamba ed è rimasto ancorato alla propria natura, crescendo di anno in anno, ma senza mai scimmiottare le kermesse più in voga.
E così, dal 7 al 9 marzo 2024, si è svolta al Palasport di Forte dei Marmi la 65esima edizione del Festival della Canzone di Contrada, con la conduzione affidata a Roberto Ciufoli.

Miccio Canterino, come si svolge la manifestazione?
Il regolamento prevede una competizione tra otto contrade: La Cervia, Il Leon D’Oro, La Lucertola, La Madonnina, Il Ponte, Il Pozzo, La Quercia e Il Ranocchio.
Ciascuna contrada ingaggia autonomamente un proprio interprete commissionandogli un brano inedito il cui testo deve far riferimento al mondo del Palio dei Micci, tradizionale corsa di asini collegata al concorso canoro.
I giudizi che concorrono a formare la classifica finale vengono emessi nelle prime due serate e stilati da due distinte giurie per le diverse serate.
Ogni giuria è composta da otto membri: sei, per la cosiddetta parte “popolare”, e due, per la cosiddetta sezione “tecnica”. Di questi ultimi, uno valuterà la composizione musicale e l’altro il testo.
I giudizi della giuria tecnica concorrono tutti a formare la classifica finale. Dei sei voti espressi dalla giuria popolare, vengono esclusi quello più alto e quello più basso.
In conclusione, i voti validi per la formazione della graduatoria definitiva sono dodici: otto emessi dalla “giuria popolare” e quattro dalla “giuria tecnica”.
Tanti protagonisti della canzone italiana hanno preso parte negli anni al Festival del Miccio Canterino, alcuni anche insospettabili, tra cui frequentatori e vincitori di Sanremo come Marco Masini, Simone Cristicchi, Tosca, Paolo Vallesi, Dolcenera, Giò Di Tonno, Povia e i Jalisse.

Miccio Canterino, Antonio Maggio si aggiudica la 65esima edizione
Ad aggiudicarsi la 65esima edizione del Festival è stato Antonio Maggio, accompagnato dal coro de Gli Incastrati, con “Accendi la miccia”, un’irriverente canzone di protesta contro la castrazione degli asini maschi al Palio dei Micci, al quale per tradizione possono partecipare sono le femmine.
Per il cantautore salentino, già vincitore della sezione Nuove Proposte di Sanremo 2013 con “Mi servirebbe sapere”, si tratta del terzo titolo dopo i trionfi del 2015 e del 2018. L’artista sale così a tre vittorie agguantando nell’albo d’oro: Manila, Karima Ammar, i Jalisse e Giulia Mutti.
Fiammetta è la cantante con più vittorie all’attivo, cinque in totale, seguita da Ada Mori e Gilda Giuliani a quota quattro primati. Con undici titoli nel proprio palmares la contrada più vittoriosa è La Cervia, seguita da Il Leon D’Oro e La Lucertola a dieci, La Quercia a nove, Il Ponte a otto, Il Ranocchio a sette, Il Pozzo a sei e La Madonnina a cinque.
Anche quest’anno il livello della gara era meramente buono, con canzoni orecchiabili spesso composte da autori di rilievo del panorama italiano. Alle spalle di Antonio Maggio, infatti, si è classificata Marte, seguita da Deborah Iurato e Lorenzo Baglioni. In gara c’erano anche: Antonino, Ilaria Mongiovì, Matteo Becucci e Valentina Caturelli. Di seguito la classifica completa.
1° – Antonio Maggio – Accendi la miccia (Il Ponte)
2° – Marte – Come piace a me (Il Ranocchio)
3° – Deborah Iurato – A casa (Il Leon D’Oro)
4° – Lorenzo Baglioni – L’ultimo palio (Il Pozzo)
5° – Ilaria Mongiovì – Lasciarsi andare (La Madonnina)
6° – Matteo Becucci – Il bianco e il nero (La Quercia)
7° – Valentina Caturelli – Siamo solo noi (La Lucertola)
8° – Antonino – Figli del sole (La Cervia)
Il Festival della Canzone di Contrada del Miccio Canterino, anche quest’anno, si è confermato essere un evento tutto da scoprire. Nel corso del tempo, la manifestazione è riuscita a mantenere il suo carattere popolare, con massiccia e appassionata partecipazione del pubblico, autentico motore dell’intera rassegna. Di fatto, resta un evento dalla forte valenza storica da preservare e da raccontare.

Miccio Canterino, l’albo d’oro della manifestazione
1° Edizione – 1957 – Fortunata Baldoni – Corri corri somarello (La Lucertola)
2° Edizione – 1958 – Fortunata Baldoni – Palio di primavera (La Lucertola)
3° Edizione – 1959 – Vittorio Tognarelli – Giorgetto, Miccio innamorato (Il Leon D’Oro)
4° Edizione – 1960 – Alberto Bongi – Cervia tu (La Cervia)
5° Edizione – 1961 – Maria Grazia Salvetti – Son più di trenta dì (La Madonnina)
6° Edizione – 1962 – Nico Ventura – Cento allenamenti (Il Ranocchio)
7° Edizione – 1963 – Sonia Macchi – Folclore del Palio (La Quercia)
8° Edizione – 1964 – Renzo Filippi – Il re degli asini (La Cervia)
9° Edizione – 1965 – Augusto Vita – Giorgetto, Miccio innamorato (Il Leon D’Oro)
10° Edizione – 1966 – Narciso Parigi – Micci e vino (Il Leon D’Oro)
11° Edizione – 1967 – Lorella Lenzini – Guarda il Palio che fa fà (La Lucertola)
12° Edizione – 1968 – Vittorio Inzaina – Corri e vincerai (Il Leon D’Oro)
13° Edizione – 1969 – Bruna Lelli – Miccetto astronauta (Il Ponte)
14° Edizione – 1970 – Manila – Sofia (La Lucertola)
15° Edizione – 1971 – Dominga – Sotto l’ombrello (Il Leon D’Oro)
16° Edizione – 1972 – Ada Mori – Confessione di un Miccio (La Quercia)
17° Edizione – 1973 – Manila – La Miccia lattaiola (La Lucertola)
18° Edizione – 1974 – Ada Mori – Fuoco alla Miccia (La Quercia)
19° Edizione – 1975 – Maila – Balla più che mai (La Cervia)
20° Edizione – 1976 – Fiammetta – La tigre di Querceta (Il Ponte)
21° Edizione – 1977 – Ada Mori – Il Miccio della Lizza (La Quercia)
22° Edizione – 1978 – Fiammetta – Micci con le ali (Il Ponte)
23° Edizione – 1979 – Niki – Treallavolta (Il Leon D’Oro)
24° Edizione – 1980 – Patrizia Lazzari – Il Palio di tutti (Il Ranocchio)
25° Edizione – 1981 – Gilda Giuliani – Il testamento del Miccio (Il Ponte)
26° Edizione – 1982 – Fiammetta – Urrah (La Lucertola)
27° Edizione – 1983 – Manila – Un Miccio fatto in casa (La Lucertola)
28° Edizione – 1984 – Gilda Giuliani – Samba per un Miccio (Il Ponte)
29° Edizione – 1985 – Fiammetta – Il Miccio non lo fa (La Cervia)
30° Edizione – 1986 – Ada Mori – Qualcosa in più (La Quercia)
31° Edizione – 1987 – Barbara – Il motivetto del Miccio (La Cervia)
32° Edizione – 1988 – Stefania – Pozzi in festa (Il Pozzo)
33° Edizione – 1989 – Fiammetta – La febbre del Miccio (La Cervia)
34° Edizione – 1990 – Carla Piccamiglio – Il Miccio sognatore (Il Leon D’Oro)
35° Edizione – 1991 – Gilda Giuliani – Il Miccio delle stelle (La Cervia)
36° Edizione – 1992 – Gilda Giuliani – Il Re del caffè (La Cervia)
37° Edizione – 1994 – Nicoletta Fiori – Palio sarà (La Madonnina)
38° Edizione – 1995 – Paola Magera – Fra tutte le stelle (La Madonnina)
39° Edizione – 1996 – Silvia Mezzanotte – Gente del Palio (Il Ranocchio)
40° Edizione – 1997 – Inga – Una lunghissima canzone d’amore (Il Leon D’Oro)
41° Edizione – 1998 – Rossella Ruini – Miccio Magia (Il Ranocchio)
42° Edizione – 1999 – Inga – Un Miccio di neve (Il Leon D’Oro)
43° Edizione – 2000 – Jalisse – Un’eccezione (Il Pozzo)
44° Edizione – 2001 – Jalisse – Corri e sogna (Il Pozzo)
45° Edizione – 2002 – Gli O.R.O. – Non dire mai (Il Pozzo)
46° Edizione – 2003 – Petra Magoni – E poi volare via (La Madonnina)
47° Edizione – 2004 – Karima Ammar – Jackass (La Lucertola)
48° Edizione – 2005 – Karima Ammar – Veni vidi vici (La Lucertola)
49° Edizione – 2006 – Jalisse e Jessica – L’amico che vorrei (Il Pozzo)
50° Edizione – 2007 – Karima Ammar – Cinque note (La Lucertola)
51° Edizione – 2008 – Dolcenera – Possiamo volare (La Cervia)
52° Edizione – 2009 – Paolo Vallesi – Per te (La Quercia)
53° Edizione – 2010 – Giò Di Tonno – Tutta la vita (La Quercia)
54° Edizione – 2011 – Tosca e Simona Cazzulani – Una serenata (La Cervia)
55° Edizione – 2012 – Nathalie – Gocce di luce (La Quercia)
56° Edizione – 2013 – Lisa – Dove tutto cominciò (La Madonnina)
57° Edizione – 2014 – Povia – Con la passione di un leone (Il Leon D’Oro)
58° Edizione – 2015 – Antonio Maggio – Sotto un ponte (Il Ponte)
59° Edizione – 2016 – Giulia Mutti – Facile! (Il Ranocchio)
60° Edizione – 2017 – Elhaida Dani – Non sarai mai sola (La Quercia)
61° Edizione – 2018 – Antonio Maggio – L’attesa (Il Ponte)
62° Edizione – 2019 – Amara – Una firma sul cuore (La Cervia)
63° Edizione – 2022 – Giulia Mutti – Il sole dentro (Il Ranocchio)
64° Edizione – 2023 – Giulia Mutti – Bum Bum Bum (Il Ranocchio)
65° Edizione – 2024 – Antonio Maggio – Accendi la miccia (Il Ponte)
Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte di raccontare. È autore del libro “Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin” (edito D’idee), impreziosito dalla prefazione di Amadeus. Insieme a Marco Rettani ha scritto “Canzoni nel cassetto”, pubblicato da Volo Libero e vincitore del Premio letterario Gianni Ravera 2023.
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