Bianca Atzei e Kekko Silvestre Modà

Con l’annuncio dell’uscita di un nuovo singolo insieme, ripercorriamo la storia della lunga collaborazione tra i Modà e Bianca Atzei

Dopo diversi segnali lanciati nelle ultime settimane, è arrivata oggi l’ufficialità di un nuovo duetto tra i Modà e Bianca Atzei e “Ti amo ma non posso dirlo” – questo il titolo del brano da venerdì in radio e su tutte le piattaforme digitali – ci dà occasione per ripercorrere tanti anni di dischi, di canzoni, di concerti, di successi e di continui scambi di amicizia e affetto tra la cantautrice sarda e il frontman della band milanese, Kekko Silvestre.

Un lungo viaggio che inizia nel 2011, quando Bianca si presenta alle selezioni di Sanremo Giovani non riuscendo a trovare il pass per l’Ariston, ma fortuna vuole che Kekko la nota e rimane talmente colpito dalla sua voce da segnalarla al suo manager dell’epoca (Lorenzo Suraci, patron di RTL 102.5), chiedendogli di darle un’opportunità perché “è fortissima, ha un graffio intenso e un atteggiamento sul palco unico“, e tale gesto mette le basi per quella che è una delle amicizie e collaborazioni più lunghe e profonde della storia della musica italiana. Nell’autunno 2012 arriva subito il primo duetto sulle note de “La gelosia“, canzone inizialmente incisa da Bianca in versione solista per tentare l’esordio festivaliero e che, con il nuovo arrangiamento pop-rock in stile Modà, arriva ai primi posti delle classifiche radiofoniche e di vendita, conquistando oltre 15 milioni di visualizzazioni su YouTube.

È uno dei brani che Bianca interpreta nei palazzetti più importanti d’Italia nel 2013, in apertura a tutte le date del “Gioia Tour” dei Modà arrivato dopo il successo estivo ottenuto con “La paura che ho di perderti“, prima canzone che l’artista sarda riceve in regalo da Kekko e che rappresenta il suo battesimo del fuoco su palchi come quello del Music Summer Festival, del Battiti Live e dell’Arena di Verona: il singolo rimane per sei mesi consecutivi nella Top100 di iTunes, conquista il disco d’oro e raccoglie più di 18 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Nel 2014 arriva, quindi, l’occasione per cantarla insieme all’autore sui palchi di San Siro e dell’Olimpico di Roma per i concerti-evento dei Modà negli stadi in quello che Bianca ricorda ancora come il momento forse più emozionante della sua carriera. “Questa canzone mi riporta a dei ricordi molto belli, a quando l’ho cantata insieme a Kekko a San Siro e all’Olimpico; mi vedete, sono piccolina e, a quei tempi, ero anche abbastanza insicura ma, a cantare in mezzo a tutte quelle persone, mi sono sentita gigante“, racconta lei oggi durante i suoi concerti, mentre Kekko, qualche mese dopo la fine del tour, aveva pubblicato questo pensiero relativo alla performance con l’amica: “Duettare con Bianca è stata un’autentica perla di quel concerto. Prima di salire sul palco la ricordo emozionatissima. Ricordo che quando le tenevo la mano tremava dall’emozione di ritrovarsi davanti a tutta quella gente e quelle vibrazioni positive mi hanno letteralmente stregato. La sua interpretazione di questa canzone, a mio avviso, è stata davvero emozionante“.

Ci sono, infatti, tante cose che lasciano il segno ancora oggi in quel duetto: Bianca che appare sullo schermo con la bocca spalancata dallo stupore di trovarsi per la prima volta davanti a 60 mila persone, la sua voce all’inizio rotta dall’emozione e la sua mano tremolante che cerca subito un appoggio in quella di Kekko e lui che, pur trovandosi nella notte della definitiva consacrazione dei Modà, in quel momento ha pensato solo a rendere anche lei protagonista, acclamandola, concedendole tutto lo spazio possibile e, infine, incoronandola con un semplice ma quanto mai spontaneo “ma quanto è brava“, a cui lei rispondeva con un altrettanto spontaneo “grazie per tutto quello che hai fatto per me“. Tutti segnali di una fortissima intesa non solo artistica, ma anche umana e non è un caso che, su YouTube, pur senza avere un video ufficiale, la performance abbia superato quota 10 milioni di visualizzazioni.

Una sintonia che, nel 2015, trova il proprio compimento anche sul palco di Sanremo, con Bianca che, dopo svariate esclusioni, riesce finalmente ad esordire al Festival grazie a “Il solo al mondo“, brano scritto da Kekko e contenuto in “Bianco e nero“, album di debutto dell’artista. Il frontman dei Modà, oltre alla proposta sanremese e alle precedenti collaborazioni, firma un altro pezzo contenuto nel disco, “Da me non te ne vai“, e segue da supervisore artistico tutti i lavori sul progetto, dando un ennesimo, e forte, segnale di stima nei confronti della collega. Nella presentazione dell’album su RTL 102.5, Kekko dichiara, infatti, che Bianca non è solo una grande interprete ma anche una “autrice formidabile” per testi come quello di “In un giorno di sole“, scritto dalla cantautrice sarda per una sua amica che, in quel momento, combatteva con un problema di salute.

Al Festival del 2015 segue quello del 2017, che vede Bianca tornare in gara con un nuovo brano scritto da Kekko, “Ora esisti solo tu“. La scelta di tornare a scrivere per lei viene spiegata in un’intervista sempre su RTL 102.5 a pochi giorni dall’inizio del Festival: “Bianca, oltre che un’amica, è un’interprete che a me piace tantissimo. È straordinaria. Uno pensa sempre che magari un autore debba scrivere per nomi chissà quanto importanti per ritenersi soddisfatto, ma non è vero. Anche se lei, in questo momento, non ha una grande visibilità e non ha fatto i dischi di platino, io la reputo un potenziale devastante. Ha una voce bellissima, interpreta le canzoni in maniera eccezionale e poi è anche bello scommettere su un’altra artista“.

Scommessa vincente visto che il brano balza subito al terzo posto della classifica di iTunes, dietro solo al poi vincitore Francesco Gabbani e a Fiorella Mannoia, e al primo di quella di Radio Airplay, sfiora il podio anche al televoto, conquista il disco d’oro e supera 54 milioni di visualizzazioni su YouTube, rimanendo ancora oggi la settima canzone più visualizzata tra quelle presentate da artiste donne negli ultimi vent’anni a Sanremo. Risultati che rendono, a tutti gli effetti, “Ora esisti solo tu” un classico della musica italiana soprattutto per la longevità del successo: ancora oggi il video viaggia a oltre 200 mila visualizzazioni al mese, di fatto come tante nuove canzoni.

Nel libro omonimo pubblicato qualche mese dopo la partecipazione al Festival, la cantante racconta così la genesi del pezzo: “Kekko è un poeta che sa fare magie con le parole. Non mi stanco mai di cantare le sue canzoni. Adoro ‘La paura che ho di perderti’. Più la canto, più scopro significati, più mi piace. Mi ricordo ancora la notte in cui ho sentito per la prima volta ‘Ora esisti solo tu’. Erano le due, avevo appena finito un concerto quando Kekko mi ha chiamata: <<Ciao Bianca, ho continuato una canzone che stavo scrivendo per te un po’ di tempo fa. Mi ero fermato, adesso l’ho ripresa in mano e l’ho finita. Ti va di sentirla?>>. Certo che mi andava. E, così, al telefono lui ha cominciato: voce e piano. Brividi. <<Fammela risentire>>, gli ho chiesto. E lui l’ha cantata una seconda e poi una terza volta. Era la mia canzone. Le parole andavano dritte al cuore, mi appartenevano, accarezzavano la mia storia d’amore, i miei stati d’animo, le mie emozioni. <<Sono io, Kekko. È bellissima>>. ‘Ora esisti solo tu’ è nata così. Da un gesto di profonda amicizia, da una telefonata nel cuore della notte, da una scarica di brividi. Il giorno dopo ho chiamato il mio manager. Una volta tanto avevo le idee chiarissime: <<Se facciamo Sanremo, vorrei portare la canzone di Kekko>>. È andata alla grande“.

Dopo il 2017, i Modà hanno poi vissuto un lungo periodo di distacco dalle scene mainstream con le radio a non trasmetterli più e, in un ambiente come quello della musica in cui vincono arrivismo, cinismo e convenienza, questa vicenda ha portato i colleghi con cui in passato avevano collaborato a dimenticarsi di loro, a non citarli più nelle interviste, a non alzare nemmeno il telefono per un semplice “come stai, Kekko?“. Proprio il cantautore milanese, nella conferenza stampa prima del concerto a San Siro della scorsa estate, ha raccontato, con assoluta sincerità, di essersi reso conto di aver dato “perle ai porci” perché troppe volte si è sentito “sputato addosso da colleghi“, escludendo però dal discorso gli ospiti del primo San Siro, quindi Francesco Renga, Pau Donès, Tazenda e proprio Bianca che, infatti, ha continuato a mettere in luce tutto ciò che è stato fatto per lei e a coinvolgere Kekko nei suoi progetti.

Nel 2022 esce, quindi, il suo secondo album di inediti “Veronica” e, quando con il suo team definisce l’idea di un progetto di collaborazioni, il frontman dei Modà è il primo ad essere contattato per una nuova versione unplugged e in duetto di “Ora esisti solo tu“, perché “Kekko mi ha supportata tanto. Sono grata di tutto quello che ho e ho avuto. Lui, al top della sua carriera, mi ha dato una mano. Mi ha scritto delle canzoni che mi porterò dietro a vita. Ho voluto fare un regalo a me stessa e alle persone che amano ‘Ora esisti solo tu’. Per me era doveroso in qualche modo essere riconoscente nei suoi confronti e averlo in mezzo agli amici, lui che è un amico importante, in un disco che è qualcosa di importante“.

Il 2024 è, invece, l’anno di “1987“, terzo album di inediti di Bianca che, pur davanti alla sperimentazione di un progetto più orientato su leggerezza e tinte anni ’80, conferma la penna di Kekko in “Non ti lascio andare” come filo conduttore di tutto il percorso dell’artista. “È raro vedere nella musica – racconta Bianca nelle interviste di presentazione del disco – un’amicizia come quella tra me e Kekko. Lui c’è sempre stato, in tutte le cose più belle e importanti della mia carriera e spero continui ad esserci perché c’è una sintonia molto forte che ci lega tantissimo. Il suo modo di scrivere mi appartiene fortemente e mi fa proprio piacere averlo sempre vicino a me anche come persona“.

Una sintonia che, lo scorso novembre, siamo tornati a vedere anche sul palco, con Kekko a invitare Bianca come unica ospite dei due concerti dei Modà all’Unipol Forum di Milano per cantare insieme “La paura che ho di perderti” e, per la prima volta dal vivo, “Ora esisti solo tu”. Il duetto diventa virale su TikTok e lo sguardo va, inevitabilmente, al passato, con Kekko a ricordare il duetto di San Siro definito “il più bello che mi è capitato di fare nella mia carriera” perché “lì ho sentito tutta la grande empatia che provi per le canzoni che ti ho scritto“, ma anche verso il futuro, nell’anticipare proprio questa nuova collaborazione figlia non solo di una vicinanza artistica, ma anche umana.

Io penso che tu non abbia mai raccolto abbastanza – dice, infatti, Kekko sul palco – per il talento che hai. Non sono nessuno per assicurarti che ce la farai, ma io ce la metterò tutta per aiutarti e, in qualche modo, ci divertiremo. Nel mio momento di difficoltà c’è stata una persona che mi ha messo una mano sulla spalla, so cosa significa e penso che, per far andare avanti una catena, bisogna fare le stesse cose: bisogna continuare a fare del bene alle persone“. Un sostegno poi confermato, in un’intervista a Verissimo, anche da Bianca che ha, inoltre, svelato di essere al lavoro su un intero disco scritto insieme all’amico: “Kekko mi è vicino in un momento difficile. È un’anima molto gentile, pura e sensibile, mi ha proprio presa per mano. Mi ha detto: adesso vieni in studio che ti voglio scrivere il nuovo album. Stiamo scrivendo insieme, sto registrando tante canzoni e questa è la mia cura. Mi sta aiutando tantissimo“.

In un’epoca ricca di duetti costruiti, in gran parte, per unire fanbase e sommare gli ascolti in streaming, tutta questa lunga storia ci parla di una collaborazione fondata su ben altri valori. Kekko Silvestre, nel suo momento di massima esposizione e in un ambiente competitivo come quello della musica, ci ha messo il cuore per aiutare una ragazza appena scartata da Sanremo Giovani e la stessa cosa continua a farla oggi, nel tendere una mano a un’artista da tempo lontana dal mondo radiofonico senza neanche l’occasione di poter tornare in quel Festival da cui è stata scartata più volte negli ultimi anni e che in passato ha sfruttato con ottimi risultati. Il tutto senza scopi dietro.

Nel ricordare il terzo anniversario del duetto a San Siro, Bianca scriveva queste parole sulla sua pagina Facebook: “Tu, amico mio, ci sei sempre stato, hai creduto in me scrivendomi delle canzoni che canterò per sempre. L’hai fatto senza pensare, senza competizione, senza scopi, solo con il tuo cuore. È questo quello che ti fa differenziare e ti fa onore“. Un discorso che riassume tutte le caratteristiche di una collaborazione più che mai necessaria oggi perché figlia di una genuinità quasi del tutto sconosciuta a uno scenario musicale sempre più plastificato e schiavo dei numeri.

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