Piero Pelù Tour Estremo Live 2023

Piero Pelù, in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera il 25 aprile, parla di libertà e della difficoltà degli artisti contemporanei, poco inclini a schierarsi; colpa, a suo parere, di Silvio Berlusconi.

L’artista, come noto, non ha mai avuto paura di andare contro corrente e nella sua carriera ha spesso affrontato temi delicati. Nel 1999, per esempio, non ebbe il timore di urlare il suo No alla guerra, proponendo con Ligabue e Jovanotti il brano Il Mio Nome è Mai Più.

“Ci stiamo risentendo per capire cosa fare. Oggi credo sia difficile trovare le parole giuste per una nuova canzone contro la guerra, magari potrebbero farla dei rapper.”

Il brano farà parte della tracklist del nuovo album Deserti (Qui il link per l’acquisto); un modo per celebrare il 25° anniversario del pezzo.

A proposito di rapper, Piero Pelù ha apprezzato l’appello di Ghali a Sanremo.

“Ha fatto bene a dire e fare quello che ha detto e fatto a Sanremo sulla questione palestinese. E in più aveva anche una bella canzone. Anche io non ho mai smesso di espormi. Su quel tema mi inquieta l’apartheid trentennale di Israele verso i palestinesi, ma penso anche che quello di Hamas sia terrorismo.”

Piero Pelù contro Silvio Berlusconi

“Lui ha inculcato il qualunquismo e l’opportunismo dentro ognuno di noi. Ho anche una canzone nel cassetto che si intitola ‘Tutta colpa di Silvio’. Prima o poi la tirerò fuori… Oggi però si preferisce parlare dei fattacci dei Ferragnez…”

Questo il punto di vista dell’artista, che non ha mai nascosto la sua antipatia verso l’ex leader di Forza Italia, scomparso nel giugno dello scorso anno.

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