Angelo Zibetti ringraziamento famiglia
Si è svolto questo pomeriggio a Caravaggio il funerale di Angelo Zibetti, fondatore di Radio Zeta, Discoradio e del mitico Studio Zeta.
Una cerimonia composta in cui è prevalso il sorriso, quello delle tante persone che, pur non avendo potuto partecipare personalmente a causa delle restrizioni, hanno voluto ricordare l’Angelotto con pensieri e dediche.
Angelo Zibetti, il ringraziamento della famiglia
La famiglia di Angelo Zibetti ha postato sui social un sentito messaggio di ringraziamento, per il tanto affetto ricevuto in questi giorni difficili.
“Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno partecipato al nostro immenso dolore per la perdita di Angelo. Siete stati tantissimi e non avevo dubbi che così sarebbe stato. Lui aveva nel cuore ciascuno di voi e sarà felicissimo di vedere il vuoto affettivo che ha lasciato in tutti noi con la sua dipartita. Ma voglio pensare che tutti noi siamo stati fortunati ad incontrare un Uomo come lui, io ed Arianna più di tutti, perché abbiamo beneficiato del suo amore immenso ed incondizionato.
Katia e Arianna”
Tra i primi commenti al post quello del cantautore brianzolo Gatto Panceri che ha scritto.
“Sarai per sempre nei miei ricordi più belli.”
Con la scomparsa dell’Angelotto cala il sipario su un momento storico mitico, in cui l’imprenditoria musicale andava a pari passo con la passione.
Angelo, grazie di tutto. Il miglior testamento sono le parole sulla biografia social.
“Alla mia biografia aggiungo solo la felicità di aver trascorso 60 anni in musica. 1957/2017. Grazie.”
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.