Elio parla de Le Storie Tese e rivela: “Non ci siamo sciolti, ci vediamo sempre…”

E’ uscito lo scorso 3 dicembre il libro Lo chiamavano Maesutori, in cui Elio (per anni dalla guida de Le Storie Tese), parla della sua esperienza con il baseball.

L’artista, che avrebbe dovuto prendere parte al Festival 2022 accanto agli Eugenio In Via Di Gioia, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera ripercorrendo la carriera e chiarendo il presente della band, che recentemente è apparsa nell’album degli Oliver Onions cantando la canzone La la la la lalla (il coro dei pompieri).

“Non ci siamo sciolti, ci vediamo sempre, la differenza è che non facciamo più live o dischi, fino a nuovo ordine. […[ Non volevamo che il gruppo diventasse un lavoro impiegatizio in cui devi creare solo perché bisogna campare. Poi, chiaro: l’arte si lega anche al guadagno. Anzi, ci terrei se mi facesse ricordare che, in questo Paese, moltissimi campano di cultura, che è anche tv, musica, cinema, comicità.”

Elio ricorda il Festival di Sanremo 1996

Un ricordo riguarda anche il Festival di Sanremo 1996, il cui gli Elii si piazzarono al secondo posto, ma…

“Noi non volevamo andarci, non c’entravamo col festival, ma le pressioni erano tante, Pippo Baudo, i discografici… Ci siamo detti: andiamoci come in gita e facciamo una porcheria, come piace a noi.

Nella testa di noi pazzi, quella era l’imitazione fatta male di una canzone impegnata, che però tanto impegnata non può essere, trattandosi del festival delle canzonette. Scriviamo una marcetta, per noi il peggio possibile, e un elenco pedante di luoghi comuni sull’Italia, con giochi di parole davvero stupidi. Però la prima sera, dopo l’intro su ‘parcheggi abusivi… villette abusive’, quando parte ‘Italia sì Italia no’, le signore in prima fila iniziano a battere il tempo e io penso: ahia, qualcosa è andato storto. […]

C’era stata un’indagine sulla classifica. Ci interrogarono e un investigatore mi confidò: avete vinto voi, ma non si può dire. Dopo anni, vedo Giorgia e mi fa: l’hanno detto anche a me.”

Simone Zani

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.