Elisa Ritorno al Futuro

E’ uscito Ritorno al Futuro / Back to the future, il nuovo doppio album di Elisa, che racchiude le sue diverse anime, con un disco interamente in italiano ed uno in inglese.

Un lavoro importante che arriva a distanza di 3 anni da Diari Aperti, progetto certificato Doppio Platino.

Nel disco si possono trovare duetti con Jovanotti, Elodie, Giorgia, Rkomi, Roshelle, produzioni di Dardust, Mace, Venerus, Shablo, Don Joe, Michelangelo, Andrea Rigonat, Stevie Aiello, Sixpm, Marz & Zef e le partecipazioni di Calcutta, Franco126, Davide Petrella, Takagi & Ketra, Andy.

Elisa ha presentato Ritorno al Futuro / Back To The Future in un incontro con la stampa.

“La voce è l’anima che accompagna tutte le mie storie. L’idea di intitolare il disco Ritorno al Futuro nasce da uno spettacolo dal vivo. Alla fine dell’ultimo tour già immaginavo una nuova serie di concerti che potesse essere una buona scusa per mettere in campo una nuova idea di sostenibilità.

Io sto sempre dalla parte di chi ci crede. Sono una sognatrice, un’idealista, ma sono anche un’artigiana, una che si sporca le mani. Credo anche nella lotta che esiste tra la fragilità dell’essere umano e i beni materiali. Nel tempo ho avuto problemi di ipersensibilita.”

Elisa presenta Ritorno al Futuro / Back To The Future

Un disco che nasce libero, fresco, ricco di sfumature e sfaccettature, difficilmente etichettabile.

“A livello musicale mi sento molto gender fluid. Non mi pongo obiettivi. Cerco di portare un progetto più in alto possibile. Quando scrivo non è facile essere razionali. Il mio must è seguire l’istinto. Gli ascolti musicali di questi anni mi hanno cambiato. Sono rimasta con dei punti fermi, ma mi sono aperta al presente e ciò influenza la scrittura e il modo di cantare.

Ho la consapevolezza del linguaggio che cambia.

Quando canto in inglese risulta più internazionale perché si tratta di quello che ascolto più spesso.

Nella mia vita non ho ascoltato tanta musica italiana. Quando scrivo in italiano i riferimenti sono Mina e Battisti.

Io ascolto tanta musica e lo faccio con grande coinvolgimento! Ascolto la musica da fan e ciò mi entusiasma. Questa modalità mi fa assimilare la musica in maniera più naturale. Non mi sento forzata. La mia musica oggi è davvero il prodotto di ciò che io sono.”

Sono passati esattamente 25 anni dall’album d’esordio Pipes & Flowers. Un disco, anche in quel caso, libero, passionale, forte.

“Se riascolto quel disco capisco che… l’ho fatta piu grossa di quello che pensavo! Avevo delle influenze di Cranberries, Alanis Morissette, Bjork! Vivevo un momento di ricerca sfrenata.

Guardandolo ora devo dire che non mi ero resa conta che stavo visualizzando un mio mondo. Ero veramente riuscita a creare un’identità selvatica. Avevo reso la mia musica, strana e insolita, in un mainstream pop.

Tra il primo album e questo sono passati 25 anni e l’impressione è che si sta chiudendo un cerchio.

Ora mi interessa fare quello che mi piace, quello che mi interessa e voglio spendere il mio tempo in quello in cui credo. Diciamo che non mi va bene fare solo canzoni emotive e sui sentimento. Sono felice quando scrivo brani così, ma io non sono solo quello.

Devo sempre sentire linfa, stimoli. Devo condire quello che faccio con qualcosa di sperimentale. Ho bisogno di un grande range di movimento. Discograficamente non è facile starmi dietro. Durante la mia carriera ho avuto tanti scontri, ma per me la libertà è necessaria perché ne ho bisogno.

Osare è una priorità. In questo caso ho osato, facendo anche cose di cui io avevo bisogno. Metterle tutte insieme mi rende particolarmente felice.”

Tra le varie collaborazioni spicca quella con Rkomi.

“Mirko è uno dei personaggi più affascinanti della nuova scena musicala italiana, che è ricca e vitale. E’ stato un onore partecipare a questo Sanremo. Da fan della musica dico che sono orgogliosa. Anche come donna vedo che finalmente anche le mie colleghe sono naturali e responsabilizzate. Sono in prima linea. Fanno e dicono quello in cui credono! Sono aderenti alla loro musica.

La musica italiana di oggi la trovo interessante, creativa, libera. I producer sono cresciuti grazie anche a un percorso di ricerca. Rkomi è uno dei più bei fiori di questo prato. Mi piacciono anche Mahmood e Blanco.

Di Rkomi mi piace la sua poetica. A me spiazza il modo che lui ha di descrivere la quotidianità. E’ poetico. E’ come se venisse da un’altra parte. E’ distante dall’involucro musicale e da come appare sul palco. E’ coinvolgente! Ha una presenza sul palco diversa da quella che aveva tre anni fa. La sua poetica stride con quello che fa spesso sul palco.”

Un’evoluzione musicale che Elisa ha notato nel mercato musicale italiano, ma che si riflette anche sul suo lavoro.

“Per la prima volta mi sono trovata a scrivere su dei beat. Oggi e normale, ma per me non lo era. Ho sempre scritto con chitarra e pianoforte. Con i beat mi sono super divertita.”

Uno dei pezzi sicuramente più intensi di tutto il disco è Come Te Nessuno Mai.

“E’ una delle canzoni più belle che abbia mai scritto. E’ una canzone che fatico a cantare, bellissima e che mi da una botta. Io e Davide Petrella l’abbiamo scritta il novembre scorso su Facetime. Racconta il bisogno di essere amati. Una canzone che ha una dolcezza e un’arrendevolezza grandi. E’ molto vulnerabile. Tanto del testo lo ha scritto Davide. Ne abbiamo create tante versioni. Quello che colpisce è quanto è forte, emotiva, struggente. Mi rendo conto che siamo stati capaci di fare qualcosa di stupendo in un momento tosto. Spero che diventi una canzone d’amore senza tempo. Ci abbiamo messo tanto di noi.”

Degna di nota anche la collaborazione con Jovanotti.

“Ho scritto Palla al Centro una notte d’estate, pensando alla festa che non c’era e in particolare al Jova Beach che non c’era. Quello che sembrava alieno si è verificato. Io non sono mondana, ma ballare mi piace un botto! I miei rave li ho fatti… Nell’estate 2020 ho scritto Palla al Centro. Lavorare con Jovanotti è stato surreale. Lui è un gigante, ha scritto cose che valgono tanto tanto. Pensare che lui canta qualcosa scritto da me è incredibile.”

Un’idea precisa anche per quanto riguarda il tour.

“Non mi sono molto fidata della fisarmonica delle restrizioni. Ho cercato una modalità che fosse la più sicura possibile. Dovrei poter a breve annunciare delle cose belle e importantissime e soprattutto in sicurezza!”

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