Intervista a Hera Björk, rappresentante dell’Islanda all’Eurovision Song Contest 2024 con il brano intitolato Scared of Heights.
Eurovision 2024, intervista Hera Björk, rappresentante dell’Islanda
Cominciamo parlando del tuo brano “Scared of Heights”, qual è il suo messaggio che vuoi trasmettere?
Il messaggio della canzone è quello di non lasciarsi sopraffare dalla paura. Se incontri e t’innamori di qualcuno e questa persona poi smette di amarti, non significa che non vali. Devi essere coraggioso abbastanza da amare nuovamente. Questo è il messaggio e non vale solo nel caso di una persona, un luogo, un percorso o anche un lavoro. Mai buttarsi giù e mai sentirsi sbagliati.
Un altro messaggio importante e potente dopo quello che hai portato nel 2010, quando salisti sul palco eurovisivo per la prima volta con “Je Ne Sais Quoi”. Quali sono le differenze di questi brani?
Non le paragono, ogni canzone ha una vita propria. “Je ne sais quoi” nacque ad Oslo e provo ancora una sensazione straordinaria quando pensi a quanto sia stata apprezzata. Adesso abbiamo “Scared Of Heights” ed è un nuovo bambino! Dobbiamo dargli una possibilità perché è una canzone molto bella. Ogni canzone ha qualcosa che le rende uniche. Per me presentare questo brano in questo momento della mia vita è uno strumento per pensare al prossimo step. “Scared of Heights” è più adatta a come sono ora e mi sta aiutando ad affrontare nuovi passi, a non aver paura di fallire.
Effettivamente ci sono state polemiche circa la tua partecipazione. Come ne hai tratto la forza per andare oltre?
Mi sono concentrata profondamente per ascoltare la mia voce interiore. Ho semplicemente scansionato me stessa per capire se avessi sentimenti negativi a riguardo, se avessi paura, o lo volessi davvero . Sapevo che non sarebbe stato facile, ma ugualmente sentivo che partecipare sarebbe stata la cosa giusta da fare e che era importante. Quindi mi sono detta, ok, andiamo avanti.
Conosci la musica italiana?
Certo, metà delle canzoni “islandesi” sono originariamente italiane! Abbiamo molte canzoni natalizie che in realtà sono brani italiani, il che è folle! Conosco parecchia musica italiana! E naturalmente Pavarotti! Lo amo! Sono stata in Italia una volta, ma ho bisogno di tornarci almeno una decina di volte ancora! Amo l’Italia!
Cosa ricordi invece della vittoria a Viña Del Mar?
E’ stata una sorpresa inaspettata. Conoscere i cileni, conoscere il Cile e gli altri partecipanti provenienti dalla Bolivia, dall’Argentina, Cuba, tutte queste nazioni, è stato fantastico. L’ho percepito come un piccolo Eurovision. La cosa più straordinaria però fu quando mi dissero che il pubblico dell’arena, Quinta Vergara, è chiamato “El monstro”. Perché quando non apprezza quello che accade sul palco, letteralmente ti tirano giù coi fischi. Io non lo sapevo… Per fortuna… piacqui.
Eurovision 2024, videointervista Hera Björk
Foto di Alma Bengtsson EBU

La musica è la sua grande passione, segue come inviata l’Eurovision Song Contest e il Festival di Sanremo. Negli anni ha collaborato con diverse emittenti radiofoniche. Ama i gatti, il Giappone e la cultura manga!
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