L’addio di Fabio Fazio alla Rai sta facendo discutere e anche il Codacons ha pubblicato una nota ufficiale, dove si fa riferimento ai suoi guadagni.
“Per le tasche dei cittadini italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, l’addio di Fabio Fazio è sicuramente una buona notizia.”
Queste le prime parole del comunicato.
“Il contratto che legava Fabio Fazio alla Rai è sempre stato coperto dal massimo riserbo, anche a causa delle somme esorbitanti riconosciute dall’azienda al conduttore che, secondo le indiscrezioni e le cifre circolate, avrebbe ricevuto per anni un doppio compenso al punto che la trasmissione ‘Che tempo che fa’ potrebbe aver raggiunto in 5 anni il costo record di 100 milioni di euro.”
In base agli ultimi numeri contenuti in un esposto del Codacons alla Corte dei Conti, Fazio avrebbe percepito 2,2 milioni di euro all’anno a titolo di cachet personale e 10,6 milioni di euro tra costi di produzione e diritti sul format ‘Che tempo che fa’ pagati dalla Rai alla società ‘Officina srl’, di cui Fazio era proprietario al 50%. Vi sarebbero stati poi “costi di rete, scenografia, redazione, ecc. per altri 2,8 milioni di euro, e infine 2,6 milioni per costumi, trucco, riprese interne, collegamenti esterni, ecc., che avrebbero portato la spesa totale per la trasmissione a 18,3 milioni di euro all’anno.”
Fabio Fazio, le parole del Codacons
“Per anni Fazio ha dettato legge in Rai, imponendo le due condizioni alla rete e conducendo una trasmissione faziosa e di parte, dove si dava spazio solo agli ospiti graditi dal conduttore con presenze fisse controverse e contestate, contrarie ai principi del servizio pubblico, come quella del virologo Roberto Burioni.
[…] Ma sono proprio i costi eccessivi di ‘Che tempo che fa’ e i maxi-compensi riconosciuti negli anni a Fazio a rendere una buona notizia l’addio del conduttore alla Rai, che potrà ora utilizzare meglio le risorse raccolte presso i cittadini attraverso il canone.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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