Fiorella mannoia Album Disobbedire

Fiorella Mannoia pubblica Disobbedire, un album potente e profondamente riflessivo che esce oggi, 29 novembre, per Oyà/Columbia Records/Sony Music. Qui il link per l’acquisto di una copia fisica.

Composto da nove tracce, questo nuovo progetto rappresenta un viaggio tra memoria, denuncia e speranza, celebrando i 70 anni dell’artista e consolidandola come una delle voci più autorevoli del cantautorato italiano.

“Se non ci fossero stati i disobbedienti, l’umanità non si sarebbe evoluta”, dichiara la Mannoia presentando il disco. “Il nostro unico dovere è obbedire alla nostra coscienza. Quando ci impongono qualcosa di ingiusto, abbiamo il diritto e il dovere di disobbedire”.

L’album si apre con Mariposa, brano presentato al Festival di Sanremo 2024 e che ha ricevuto il Premio Sergio Bardotti e il Premio Elsa Morante. La title track Disobbedire riflette sull’indipendenza e l’autenticità, mentre canzoni come La storia non si deve ripetere ribadiscono l’urgenza di conoscere il passato per costruire un futuro migliore.

Il disco è impreziosito da collaborazioni importanti. Piero Pelù si unisce alla Mannoia in Dalla parte del torto, un inno che invita a restare umani in un mondo pieno di contraddizioni. Francesca Michielin e Federica Abbate cantano insieme a lei in La storia non si deve ripetere, trasformando il brano in un inno di speranza e resistenza. Michele Bravi, invece, porta la sua sensibilità in Domani è primavera, un pezzo che mescola buio e voglia di cambiamento.

“Amo collaborare con artisti che condividono il coraggio di prendere posizione”, racconta Fiorella. “Federica è un’autrice eccezionale, Francesca ha il coraggio di dire quello che pensa, e Michele è straordinariamente profondo. Lavorare con loro è stata un’esperienza unica”.

Oltre alla musica, l’album è un manifesto di impegno sociale. Fiorella Mannoia non risparmia riflessioni sulla guerra, definendo inquietante il contesto globale: “C’è una guerra vicina che nessuno vuole fermare. Mandiamo armi, ma non ci chiediamo quale sia il vero obiettivo”.

Un altro tema centrale è la violenza di genere. Come presidente onoraria della Fondazione Una Nessuna Centomila, Fiorella annuncia un grande concerto nel 2025, stavolta nel sud Italia, per sostenere i centri antiviolenza: “Questi centri vanno aiutati perché la politica non lo fa. Ogni due giorni una donna viene uccisa: dobbiamo gridare basta.

Dopo il grande evento al Campovolo di Reggio Emilia del 2022 con 100.000 persone unite per dire no alla violenza contro le donne, dopo le due bellissime serate all’Arena di Verona a maggio 2024, l’impegno di Una Nessuna Centomila con tanti Artisti a condividere il palco per questa causa, continuerà anche nel 2025. Questa volta porteremo l’evento al Sud, faremo anche questa volta un grande concerto per raccogliere fondi per i centri antiviolenza e gridare “basta!”. Farlo per questa nuova occasione da un palco del Sud Italia sarà bellissimo.

Presto daremo notizie.

Disobbedire rappresenta il perfetto equilibrio tra passato e futuro per Fiorella Mannoia. Con il marito Carlo Di Francesco come produttore, l’album sperimenta anche con l’autotune, senza mai tradire l’autenticità della sua voce: “Carlo è moderno, io sono la vecchia. Ma l’autotune non mi serve per intonare, quello credo di averlo dimostrato“.

Fiorella guarda con interesse ai giovani artisti, pur ammettendo: “Alcuni li capisco e mi piacciono, altri meno. Ma il rispetto per ciò che fanno è fondamentale”.

Con Disobbedire, Fiorella Mannoia non offre solo musica, ma un invito a riflettere e agire. “Il nostro compito è fare bene il nostro lavoro, con passione e coscienza. A 70 anni, non posso restare in silenzio di fronte alle ingiustizie. Se non dicessi ciò che penso, non sarei contenta di me stessa”.

Un album che, come l’artista stessa, è disobbediente, autentico e necessario.