La rinascita di Francesca Alotta passa inevitabilmente per la bella esperienza vissuta a Tale e Quale Show. L’artista ha rilasciato un’intervista a Fanpage nella quale ha parlato a 360 gradi della sua carriera.
Parole al miele nei confronti del programma di Rai 1.
“In questa esperienza ho ritrovato me stessa con una forza e un’energia che avevo dimenticato da tempo. Quello per Tale e Quale Show era il quinto provino che facevo e l’ho fatto semplicemente perché ero cambiata. Molto spesso diamo tutto per scontato, ma ora vivo il momento e non rimando più niente. Se un’esperienza è negativa e non ti lascia nulla, significa che hai perso due volte.”
Durante Tale e Quale Show ha avuto la possibilità di confrontarsi con imitazioni di personaggi davvero importanti.
“L’interpretazione che è andata meglio è quella di Mia Martini. Quando ho letto i commenti delle persone sotto la mia esibizione mi sono commossa. Lei è il mio punto di riferimento da sempre, la mia musa ispiratrice.”
Un ricordo di Mimì.
“Abbiamo partecipato al Festival di Sanremo insieme 30 anni fa e ho avuto l’onore di conoscerla, di viverla per un periodo perché il mio ex compagno collaborava con il suo produttore, che all’epoca era anche il mio. Sto preparando un tour teatrale su di lei, che dovrebbe partire da settembre in poi, per raccontare non solo della grande artista ma anche della donna che era.”
Francesca Alotta dopo Tale e Quale Show
Francesca Alotta ha vinto nel 1992 il Festival di Sanremo in coppia con Aleandro Baldi, con Non Amarmi.
“Tra noi c’è stima, rispetto e amicizia. Il nostro è un legame vero e questo è un pò anche il segreto del successo. Non c’è mai stato nulla di finto, tanto che fino all’ultimo non sapevamo se saremmo riusciti ad andare a Sanremo nel 1992, perché allora c’era molta reticenza nel parlare di disabilità nei brani. […] Quando poi abbiamo iniziato a cantare è partito un applauso del pubblico a scena aperta. Io e Aleandro abbiamo avuto i brividi. Per festeggiare i 30 anni, Covid permettendo, faremo dei concerti.”
Francesca Alotta vorrebbe ritornare a Sanremo?
“Non mi sento affatto una meteora perché so che è stata anche colpa mia, per problemi personali mi sono tenuta fuori dall’ambiente per 15 anni. […]
Adesso non è per niente facile partecipare a Sanremo, è molto diverso dal passato. Prima ti mandavano direttamente le case discografiche, ora devi essere invitata dal direttore di quell’anno, che deve dirti “sì mi interessi come artista”. Io mi butto, ci provo e non mi arrendo. Se non va, l’anno successivo ci riprovo ancora.”

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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