Francesco Gabbani Ucraina Eurovision 2022
Francesco Gabbani conosce piuttosto bene l’Eurovision e i meccanismi eurovisivi, essendone rimasto intrappolato nel 2017 quando, arrivato a Kiev da super favorito, si dovette accontentare di un discreto sesto posto.
Un risultato sicuramente notevole, ma che, nonostante i numeri ottenuti da Occidentali’s Karma in giro per il mondo, non permise al cantautore carrarese di intraprendere una carriera internazionale.
“Ricordo di aver vissuto Kiev come una città solare, divertente. Un luogo nel quale sarei tornato volentieri. Oggi sono colpito dalle immagini che passano nei telegiornali. Trovo sempre difficile parlare di questa sofferenza. Sono un pacifista convinto. Trovo assurdo che nel 2022 ci siano dei conflitti armati. Io mi sento disarmato e noi purtroppo possiamo fare poco…
Se penso all’Eurovision ho un ricordo confuso. Per esempio la scimmia, che ho utilizzato per l’ultima volta sul palco di Kiev, è stata una gioia, ma anche una croce. The dark side of the occidentali’s karma. Una leva che non ha fatto percepire nel giusto modo la canzone. Io ho imparato ad accettarla e per questo non la rinnego e non la dimentico.”
Queste le parole del cantautore in conferenza stampa.
Francesco Gabbani parla di Eurovision, dell’Ucraina e di Sanremo!
Francesco Gabbani ha parlato di Eurovision in un’intervista rilasciata in diretta Instagram al Fatto Quotidiano.
“Cerco di essere molto sincero. Sono molto preoccupato per quello che sta succedendo in Ucraina. Anche perché io l’Ucraina l’ho vissuta con l’Eurovision a Kiev. Mi fa ancora più male di chi non ha mai vissuto la città. Ovviamente vorrei che questa guerra finisse da un momento all’altro, visto che sono sempre stato un pacifista.
Però se devo essere onesto, credo che la dimensione della competizione dell’Eurovision non dovrebbe essere influenzata o subire variazioni in base alla situazione in Ucraina. Deve vincere la canzone più bella. Se non vince l’Ucraina non significa che non ci importa della guerra. Con un grande rispetto per la pace mi auguro che vinca la musica. Si tratta di un concorso musicale e credo debba vincere la musica più bella. Perché lo show, il festival e il disastro che sta succedendo sono due cose molto diverse”.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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