Freddie Mercury 10 canzoni imperdibili

Freddie Mercury 10 canzoni imperdibili
Sono passati esattamente 30 anni da quel tristissimo 24 novembre 1991, giorno in cui Freddie Mercury lasciò questa terra per sempre, trasformandosi in un mito.

In occasione del trentesimo anniversario della funesta ricorrenza, abbiamo selezionato 10 canzoni imperdibili nella carriera di Freddie Mercury e del Queen, la band dei record con cui ha condiviso un percorso glorioso.

Freddie Mercury 10 canzoni imperdibili

Bohemian Rhapsody

Si tratta del terzo singolo più venduto di sempre nel Regno Unito e, a nostro avviso è il brano più rappresentativo del genio di Freddie Mercury. Il brano è famoso per la sua particolare struttura musicale, composta da cinque diverse parti principali. Ogni commento aggiunto su questa canzone risulta superflua grazie alla sua immensità.

Barcellona Freddie Mercury 10 canzoni imperdibili

Un’esperienza diversa della carriera dell’ex frontman dei Queen è con Montserrat Caballè. Il brano mette in evidenza le doti musicali dell’artista. Con questo pezzo, infatti, raggiunse la più alta nota a voce piena, un Re della quarta ottava. Il brano dopo 5 anni dalla sua pubblicazione venne impiegata come inno ufficiale dei XXV Giochi Olimpici. Il video del brano mostra Freddie senza i baffi che lo avevano caratterizzato nel suo percorso artistico (la prima era stata in occasione delle scene del balletto nel video di I Want to Break Free e la seconda volta nel video di The Great Pretender).

I Was Born To Love You

E’ il primo brano della carriera da solista di Mercury e fa parte del disco Mr. Bad Guy del 1985. Una canzone in stile disco con suoni elettronici e l’addio alle chitarre distorte e al vecchio sound dei Queen. Il brano doveva essere contenuto nell’album The Works della band, ma il gruppo lo aveva scartato, quindi Freddie lo ha ripreso ed inserito nella sua prima opera solistica.

Living On My Own

Anche questo brano è incluso nel primo album da solista di Freddie. Nel nostro paese passò quasi inosservato, ma raggiunge la maggiore notorietà con la versione remix tra il 1992 e il 1993 dopo la scomparsa dell’artista. Il video della versione originale del 1985 fu girato durante la festa per il trentanovesimo compleanno di Freddie Mercury nel locale Henderson’s Club di Monaco, e venne arredato per l’occasione secondo il personale stile del cantante. La festa di compleanno fu in maschera con tema il bianco e il nero, e vi parteciparono oltre 300 amici del cantante.

The Great Pretender

E’ una cover dei Platters e venne registrato con l’aiuto del collega Roger Taylor che si occupò dei cori in falsetto del celebre brano che entrò nelle playlist delle radio del periodo. Rimane uno dei maggiori successo di Farrokh Bulsara (vero nome di Freddie Mercury)

Under Pressure

Freddie e compagni si trovavano in Svizzera, nei Mountain Studios di Montreux, a registrare l’album Hot Space (il disco che ispirò Michael Jackson nella scrittura di Thriller), nello stesso studio c’era anche Bowie che stava lavorando a Cat People. John Deacon creò la famosa linea di basso. Ultimata la base i Queen e Bowie entrarono nella saletta voce e iniziarono ad improvvisare parole a caso e a scrivere il testo cantando dei versi a caso, è nata propria così Under Pressure che doveva chiamarsi People On The Streets. La canzone è passata alla storia della musica pop rock di inizio anni 80, rimane ad oggi uno dei più celebri successi dei Queen e di David Bowie.

I Want To Break Free

Il brano è diventato particolarmente noto per via del suo controverso video musicale in cui i componenti della band appaiono in abiti femminili. La clip venne censurata negli Stati Uniti, dove quindi il singolo non riuscì a riscuotere successo. Dopo la sua pubblicazione nel 1984, la canzone è diventata molto popolare in Europa e America Latina, dove è considerata un inno contro l’oppressione di ogni genere.

https://www.youtube.com/watch?v=Z3w5gVM_4y8

We Will Rock You

È tra i brani più celebri della band britannica, oltre a essere uno dei singoli più conosciuti a livello globale nella storia della musica, tant’è che è diventato uno tra i più famosi inni da stadio negli eventi sportivi e musicali di tutto il mondo, principalmente grazie al suo ritmo semplice e all’assolo finale di Brian May.

Somebody To Love

Composta da Freddie Mercury al pianoforte, Somebody to Love è un pezzo sulla ricerca dell’anima che si interroga sul ruolo di Dio in una vita senza amore. Attraverso le tecniche di sovraincisione della voce, i Queen furono in grado di creare sonorità soul completate con un coro di 100 voci, il tutto con l’ausilio di sole tre voci: Mercury, Brian May, Roger TaylorJohn Deacon non cantò nei cori della traccia, non essendo sicuro della propria intonazione.

Innuendo Freddie Mercury 10 canzoni imperdibili

Fa parte dell’omonimo brano dell’ultimo disco dei Queen del 1991. E’ considerata una sorta di Bohemian Rhapsody degli anni 90 ed è il brano del gruppo con la più lunga durata ad essere stato estratto come singolo. Il brano è caratterizzato da una grande contaminazione di stili. Mentre le strofe e il ritornello sono scanditi da un tempo hard rock (con alcuni tratti sinfonici), la sezione intermedia mescola flamenco, operetta e rock progressivo, facendo grande uso di virtuosismi, tempi dispari e sovraincisioni.

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