Recensione del concerto dei Modà di domenica 2 novembre all’Unipol Forum di Milano, terza data de “La notte dei romantici – Il tour

Dopo il concerto-evento di questa estate a San Siro che ha raccolto oltre 56 mila spettatori, i Modà sono tornati a Milano per una doppietta all’Unipol Forum tanto desiderata quanto sudata. “È passato poco tempo da quando abbiamo salutato questa città – dice Kekko Silvestre a inizio live – ma ne è passato, invece, tanto dall’ultima volta che abbiamo suonato nei palazzetti e questa cosa non va bene. Per cui ora non ci vogliamo più fermare, faremo magari meno date ma le faremo ogni anno”: parole emblematiche nel raccontare tutta la ritrovata fame di una band che, negli ultimi anni, ha vissuto un periodo travagliato tra la lotta con la depressione del proprio frontman, il pensiero di ritirarsi dalle scene a causa di delusioni da parte di addetti ai lavori, l’ostracismo di radio e media e un mercato musicale totalmente stravolto e penalizzante per chi propone musica suonata ma che ora è in piena salute e vuole godersi questo meritato ritorno.

Il rock possente di “Vivo da re”, con la rivendicazione orgogliosa dello special (“C*glione, mi vorresti all’inferno ma io vivo da re”), apre il concerto con un messaggio ai detrattori che hanno dato troppo presto per finiti i Modà non facendo, però, i conti con un pubblico che, anche ieri, ha riempito l’Unipol Forum in ogni ordine di posto e i bpm si mantengono alti con la hit “Sono già solo”, la canzone che, nell’estate 2010, ha portato la band in vetta a tutte le classifiche. La dedica di Kekko alla figlia Gioia in “Non ti mancherà mai il mare” e, a seguire, “Non è mai abbastanza” s’inseriscono in una scaletta che alterna, con grande intelligenza, i momenti più decisi e quelli, invece, più delicati, mentre “Cuore e vento” è un modo per presentare al pubblico Nicola Nite, sul palco con la band nella formazione live per dare una mano con cori e chitarre: “Questa è una delle canzoni più belle che tu abbia mai scritto”, dice l’ex frontman dei Tazenda all’amico, nonché cognato, Kekko.

È un concerto che unisce classici, brani più recenti e vere e proprie chicche di repertorio e così, nel primo medley, insieme a “Urlo e non mi senti” scritta per Alessandra Amoroso nel 2010, arrivano la dolce dedica alla mamma di Silvestre con “Paura di volare” e quella al papà con “Non ti somiglio”, ma anche “Quando arrivano i suoi occhi” e “Fottuto inverno”. La scaletta prosegue con lo sguardo al presente dell’ultimo album “8 canzoni”: Kekko si commuove cantando “Cash”, canzone scritta per un caro amico scomparso in un incidente stradale e che “non avrei mai voluto scrivere, ma penso che ognuno abbia un proprio dolore intimo da vivere e vi auguro di viverlo qui insieme a me”, mentre con “Come hai sempre fatto” invita a tenere “sempre la testa alta qualsiasi sia il momento che si sta vivendo perché la dignità non può portarcela via nessuno”.

Gioia” apre la seconda parte del concerto dopo l’interludio musicale curato da Enrico Zapparoli, Diego Arrigoni, Stefano Forcella e Claudio Dirani a dimostrazione di una band orgogliosa di proporre concerti alla vecchia maniera, dove è la musica suonata ad essere al centro e non le coreografie, i vestiti stravaganti o le funi che sparano il cantante in cielo perché la musica è già forte di suo, non ha bisogno di nient’altro e chi sente il bisogno di aggiungere a tutti i costi gli effetti speciali è perché, forse, non crede fino in fondo in quello che fa. I Modà ci credono eccome e, infatti, arrivano in successione due tra le canzoni più importanti del loro repertorio seppur pubblicate durante un periodo di promozione ridotta all’osso: “Quel sorriso in volto”, che ha recentemente raggiunto i 50 milioni di stream su Spotify, e “Quelli come me”, la canzone in assoluto più rappresentativa dell’anima di Kekko.

Il cantautore è in assoluto stato di grazia, vocalmente in formissima, scherza con il pubblico quando dice che “oggi tutti si fanno crescere la barba e gli addominali e io mi sto facendo crescere la pancia perché volevo essere diverso”, si diverte con la sua band nel medley rock composto da “Forse”, “Dimmelo”, “Boogie love”, “Passione maledetta” e “Tirami l’amore in faccia” (“Tiriamoci l’amore in faccia, non le bombe”, dice Kekko pensando a un’attualità scandita da troppe guerre e conflitti) prima di proporre “Sei sempre meraviglia” e di chiedere giustizia per “Non ti dimentico”, ingiustamente snobbata all’ultimo Sanremo e qui cantata all’unisono da un pubblico che ha capito le potenzialità di una canzone pensata per durare nel tempo e non per esaurirsi nel giro di tre mesi come richiede l’attualità discografica.

Salvami”, esclusa dalla scaletta ma proposta in versione strumentale con la chitarra di Enrico Zapparoli ad accompagnare il coro della platea in un momento di grande coinvolgimento, introduce l’ultima parte del concerto che si apre con il rock passionale di “Per una notte insieme” per poi proseguire con le hit “Tappeto di fragole”, “La notte” e “Come un pittore”, filotto che in pochissimi si possono permettere. Ed è qui che Kekko accoglie anche l’unica ospite, a sorpresa, di entrambi i concerti all’Unipol Forum perché “io non ho molti amici nel mondo dello spettacolo e, quindi, non invitiamo mai ospiti ai nostri concerti; lei però è un’amica e deve esserci per forza”: è Bianca Atzei, accolta dal caloroso boato del pubblico dei Modà che ha particolarmente emozionato l’artista sarda.

Kekko l’ha invitata per cantare insieme, in versione acustica e con l’accompagnamento di Enrico Zapparoli, due tra le canzoni che ha scritto per lei: prima “La paura che ho di perderti” e il ricordo va, inevitabilmente, all’iconico duetto proposto sul palco di San Siro nel 2014 (“E’ il duetto che ho amato di più – dice Kekko – perché si è proprio sentita la grande empatia che provi per le canzoni che ti ho scritto e quella cosa mi ha dato molto”), poi “Ora esisti solo tu”, presentata a Sanremo nel 2017 conquistando oltre 50 milioni di visualizzazioni e qui eseguita per la prima volta dal vivo in coppia in un momento che ha dimostrato tutto quello che dovrebbe esserci in una collaborazione tra artisti, soprattutto in un’epoca in cui i duetti sono spesso studiati a tavolino: amicizia, intesa, sincerità e stima reciproca. Rientra in questo discorso anche la promessa che Kekko fa a Bianca prima di salutarla: “Hai una voce straordinaria ma non hai ancora raccolto i frutti che meriteresti, per cui io ce la metterò tutta per fare in modo che il tuo talento venga riconosciuto da tante persone”.

Le oltre due ore di musica ininterrotte si avviano verso le battute finali con “Arriverà” e con la dedica di Kekko alla moglie Laura con “In tutto l’universo”, prima del gran finale affidato a “Viva i romantici”, la canzone che chiude da sempre tutti i live dei Modà con quello che è anche il messaggio finale del concerto: aggrapparsi alla passione, ai sogni e alle cose più vere per resistere a un’epoca in cui si pensa di poter fare tutto “attraverso un telefonino” e in cui il focus è sul materialismo, sull’ostentazione e sulla finzione.

La passione è ciò che aiuta a riconoscere noi stessi rendendoci unici ed è proprio la passione ad averci restituito i Modà esattamente come li avevamo lasciati nonostante le difficoltà degli ultimi anni e un’epoca musicale profondamente diversa da quella del loro boom discografico. I Modà sono passione che continua a riempire location importanti come San Siro e l’Unipol Forum o, prossimamente, anche il Palazzo dello Sport di Roma (già sold-out) senza mai scendere a compromessi, che non cerca strade più furbe e convenienti per inseguire la grande illusione delle piattaforme streaming, che si riconosce nel proprio, forte e identitario linguaggio alla base di una comunità, quella dei Romantici, persone di tutte le età, bambini, ragazzini, trentenni, adulti, anziani anche ieri presenti a Milano, orgogliosa di portare avanti valori oggi forse bistrattati ma che, alla fine, vincono sempre perché definiscono il vastissimo confine tra verità e apparenza. I Modà sono questo: passione e verità che vincono su tutto.

Qui il calendario completo del tour nei palasport e Qui il link per l’acquisto dei biglietti.

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