Il Caso Salmo
Anche in un afoso Ferragosto in cui la normalità è ancora utopia, si discute su chi rispetta le regole per uscire nel più breve tempo possibile dalla difficile situazione che stiamo vivendo e chi… cerca di affrettare i tempi, con azioni e successive giustificazioni pericolose e forzate.
Il caso Salmo fa discutere. L’artista sardo ha tenuto un concerto gratuito a Olbia ufficialmente per aiutare la sua Regione in difficoltà dopo l’emergenza incendi che l’ha colpita nelle scorse settimane.
Un live emozionante, che ha riportato alla memoria le performance pre covid, ma davanti a migliaia di persone assembrate, molte delle quali senza mascherina.
Salmo da una parte ha invitato i suoi supporter a vaccinarsi, ma anche a disobbedire alle regole, leggendo una lettera indirizzata alle istituzioni.
“L’unico settore dimenticato in Italia è quello dello spettacolo. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, distanziate e sedute, ma noi non ci vogliamo stare seduti, noi vogliamo alzarci, saltare e fare sentire la nostra cazzo di voce: la musica, la cultura e l’arte sono importanti tanto quanto lo sport.”
Parole sacrosante, ma è questo il modo per contrastare una pandemia che, diciamoci la verità, fa ancora parte del nostro presente?
Il caso Salmo
Visto il periodo estivo e la festività ferragostana non è stata ancora aperta un’inchiesta e non si sa se ci saranno sanzioni, ma rispetto a quanto accaduto in molti hanno voluto dire la loro.
In primis Alessandra Amoroso, con parole particolarmente feroci.
“Se la tua serata aveva l’intento di una raccolta fondi (giustamente per la tua regione) e per dare voce al nostro settore, ci tengo a dirti che qualcosa è andato davvero storto. Nel rispetto di tante persone credo sia opportuna una tua spiegazione. Grazie Salmo.”
La risposta di Salmo non ha tardato ad arrivare.
“Ieri non c’è stata nessuna raccolta fondi, ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna. Ad agosto il centro di Olbia è sempre affollato esattamente come le spiagge gli assembramenti per la finale degli Europei andavano bene, il mio concerto gratuito no. Ora avete una persona con cui prendervela. Non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole.”
Parole dure che arrivano qualche giorno dopo il caos tamponi per la prima tappa del tour di Enrico Ruggeri.
La replica al post di Salmo arriva da Ermal Meta, toccato da quanto affermato dal rapper.
“Ho appena scoperto di non essere un artista perché rispetto le regole.”
In rete, poi, si è scatenato il putiferio e un dissing con Fedez, che ha ricordato a Salmo di aver supportato con Scena Unita anche il Festival Abbabula di Sassari, che seguendo la normativa ha lasciato fuori 1’200 persone dal concerto di Ariete.
“Che senso ha fare un concerto e mettere a rischio persone, un intero settore e una regione in difficoltà? Cosa volevi dimostrare?”
“Potevo andare a farmi la vacanza come Fedez, invece sono sceso per strada e ho detto la mia. Se avessi voluto seguire le regole non avrei fatto l’artista.”
Le parole di Francesco De Gregori
Il Principe Francesco De Gregori ha espresso sui social il suo punto di vista, ponendo l’attenzione su più argomenti.
“Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole. Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate. A che serve allora il green pass? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo? Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica “leggera” e per il nostro pubblico.”
Un’azione provoca sempre una reazione, ma la domande in questo caso sorgono spontanee, Salmo cosa volevi dimostrare? La situazione ti è sfuggita di mano e hai cercato di uscirne attaccando? È davvero questo il modo per far parlare dei problemi del mondo dello spettacolo?
Toccherà a Salmo rispondere, anche con i fatti, ma questa volta un po’ meno di pancia!

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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