Ciao Sono Vale Sanremo Giovani 2024

La forza e gli ostacoli di un sogno in Una Nuvola Mi Copre, nuovo brano di Ciao Sono Vale, proposta per Sanremo Giovani 2024. La cantautrice salirà sul palco per conquistare un posto in direzione Ariston in uno dei quattro appuntamenti in seconda serata su Rai2.

Sonorità Afrobeat e RnB che raccontano la grande diatriba tra gli ostacoli che possono offuscare l’obiettivo e l’audacia della costanza, di crederci e di trovare la forza in se stessi, ma anche in chi abbiamo accanto, in chi forse più di tutti riesce a creare un collante tra la spinta interiore e la realtà che sa essere preziosa quanto cinica. Anche se spesso, però, sono proprio quelli che ci hanno più a cuore a ferirci o a segnarci in negativo.

Qui il link per visualizzare il videoclip su RaiPlay.

Intervista a Ciao Sono Vale, in gara a Sanremo Giovani 2024

Un saluto a Ciao Sono Vale e bentornata sui nostri canali! È bello ritrovarti, sai? Ci sei davvero mancata in questo periodo.
Ciao! Grazie mille, mi fa un sacco piacere essere di nuovo qui. Anche io non vedevo l’ora di tornare e riprendere con tutta la carica possibile. È un periodo importante per me, con l’esperienza di Sanremo Giovani che sta per iniziare.

A proposito di Sanremo Giovani, come ti stai preparando per questa avventura? Cosa rappresenta per te?
Per me, Sanremo Giovani rappresenta un’opportunità unica, qualcosa di davvero speciale. È come una ventata di aria fresca che arriva dopo anni di sacrifici e di lavoro intenso. Appena ho ricevuto la notizia, ho provato una forte emozione: il cuore mi batteva fortissimo e ho sentito una gioia immensa. Mi sto preparando con grande impegno: vado regolarmente da una vocal coach, che per me è una novità perché sono sempre stata autodidatta e abituata a fare le cose un po’ da sola. Ora sto lavorando molto per migliorarmi anche sotto questo aspetto. Inoltre, passo molto tempo in sala prove e sto curando anche ogni dettaglio, dall’outfit a tutto il resto. Non vedo l’ora di affrontare il palco con tutto quello che ho.

Ho ascoltato il tuo nuovo EP XXX, e devo dire che non manca l’istinto che ti contraddistingue. Questo è evidente anche nel brano che presenti per Sanremo Giovani. C’è un’energia particolare nel tuo modo di fare musica, oggi?
Assolutamente sì, l’istinto è una delle caratteristiche più forti della mia musica. Ho sempre fatto musica per un bisogno interiore, mai con l’obiettivo di diventare famosa o per altri scopi. Non ho mai sognato di diventare cantante da piccola; semplicemente ho trovato nella musica il modo di esprimere ciò che sento. Non sono brava a comunicare a parole ciò che provo, e la musica diventa il mezzo che mi permette di farlo. È un flusso di coscienza naturale per me, un’esigenza vera.

È anche per questo che la tua pausa di tre anni ha colpito molto i tuoi fan. Tre anni sono tanti, specie nel mercato musicale di oggi.
Sì, è stato un periodo complicato. Il Covid e la perdita di mio nonno, che per me era come un padre, mi hanno davvero segnato. Dopo questi eventi, mi sono ritrovata in un momento difficile, senza etichetta, senza il supporto che avevo prima, e tutto ciò mi ha fatto dubitare. Però ho capito che stavo sbagliando a lasciarmi abbattere. La musica per me è sempre stata una passione pura, qualcosa che mi fa stare bene. Quindi, anche nei momenti più bui, devi trovare la forza per rialzarti, e sono felice di esserci riuscita.

Questa rinascita è ben rappresentata nel tuo EP, che trasmette un senso di riscoperta personale e maturità. Senti anche tu che il disco XXX rappresenta un’evoluzione nel tuo percorso?
Assolutamente sì, questo EP è il progetto a cui sono più legata. Non solo per le tematiche che esploro, ma anche per le scelte musicali e per la libertà espressiva che mi sono concessa. Sento di aver creato qualcosa che mi rappresenta a pieno, al 2000%. Ho sperimentato tanto e ho messo dentro tutto quello che sono, la mia identità artistica sotto ogni punto di vista. Sono davvero orgogliosa di questo lavoro.

È evidente che ami sperimentare. Mi sembra che, anche nel pezzo per Sanremo, tu abbia voluto esplorare nuove sonorità. Come sta proseguendo il tuo processo di sperimentazione musicale?
Il mio percorso di sperimentazione è in continua evoluzione, e non credo che finirà mai. La musica per me è una sorta di linguaggio universale, mi dà la possibilità di esprimere ciò che ho dentro e di esplorare nuove idee. Sono sempre pronta a mettermi alla prova e a superare i miei limiti. Questa è solo l’inizio di un nuovo capitolo, e ho tanti progetti in mente.

Nonostante la tua giovane età, hai già avuto molte esperienze significative, anche al fianco di artisti importanti. Quanto hanno influito queste esperienze, anche nel periodo di pausa?
Tantissimo, devo dire. Ogni persona che ho incontrato lungo il mio percorso è stata fonte di ispirazione. Amo imparare dagli altri, specialmente da persone che hanno una visione simile alla mia o che condividono i miei obiettivi. Ad esempio, la collaborazione che ho fatto nel 2022 con Bianca Atzei è stata fondamentale per la mia crescita artistica. Ogni esperienza mi ha lasciato qualcosa, mi ha permesso di maturare e di crescere come artista.

Durante la scrittura del tuo EP, c’è stato un brano particolarmente difficile da affrontare a livello testuale?
Sì, c’è un brano specifico, “Lontano dalla vista,” che è stato molto difficile per me. È nato come un flusso di coscienza dopo una separazione dolorosa, ed esprime sentimenti che forse non riconosco nemmeno del tutto come miei. A volte, rileggendo alcune parti, mi rendo conto che sono uscite parole dure, che magari normalmente non direi, ma penso che fosse importante lasciarle così com’erano, autentiche. È stata una sfida, ma fa parte di me e la accetto.

Sanremo è una meta ambita da tanti artisti della tua generazione. Cosa significa per te il Festival?
Sanremo è un sogno per chiunque inizi a fare musica. È il Festival della canzone italiana, un palco che ha fatto la storia della nostra musica. Non credo esista un artista che non vorrebbe almeno una volta affrontare quel palco. È un’esperienza che ti lascia un segno e ti regala emozioni indescrivibili. Se avessi l’opportunità di partecipare, sarebbe davvero un traguardo importante, qualcosa che resta nel curriculum per sempre.

Sei cresciuta a Lovere, sul Lago d’Iseo, un ambiente molto diverso dalla realtà della musica mainstream. Quanto hanno influito le tue radici?
ìTantissimo. Il lago è un posto meraviglioso, fonte di ispirazione e introspezione. Ma è anche un ambiente un po’ chiuso, dove chi tenta strade diverse dal solito non sempre riceve supporto. Questo, però, mi ha spinta a cercare stimoli nuovi e a superare i limiti che potevano frenarmi. Anche se il mio paese ha rappresentato una sfida, resterà sempre parte di me e mi ha formato come persona e artista.

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