E’ uscito il 31 agosto per Artist First su tutte le piattaforme digitali “tHug”, il nuovo EP di Don Said.
Don Said presenta un EP che raccoglie i brani che hanno segnato per lui l’inizio di una direzione artistica new pop e una dimensione spiccatamente più indie e malinconica, in grado di catturare le diverse sfumature di amori intensi, ormai finiti, di cui rimane soltanto una cupa nostalgia.
In “tHug” sono contenuti brani ruvidi e schietti che creano un immaginario meravigliosamente sporco e attraente per l’ascoltatore. Don Said descrive così il proprio lavoro.
“Per ritrovarti hai bisogno di perderti, in un abisso o in un abbraccio. L’EP “tHug” è il riassunto di tutto ciò che ho fatto quest’anno, nel quale sarà presente un inedito a cui tengo molto “Why not”, l’ho letteralmente tatuato sulla mia faccia, come tutte le tracce che mi hanno accompagnato quest’anno. Non chiamatelo disco, non chiamatela musica, per me “tHug” è un profondo respiro. Senza vertigini non mi sentirei il petto”.
La tracklist di “tHug”:
- 1-Why Not
- 2-Tramonto Lullaby
- 3-Girasoli
- 4-Maglia 4XL
- 5-Ricordi, millefiori
- 6-Lasciami stare
A proposito di “Why Not”, il brano inedito contenuto in “tHug”, Don Said racconta un piccolo aneddoto sulla sua creazione:
“Quel giorno ero da un mio amico e tatuatore di fiducia, quando ho deciso di impulso di tatuarmi le parole why not su un lato della faccia. Subito dopo sono andato in studio e guidato dall’ispirazione di quel momento ho trovato con Jiz il suono che volevamo e che stavamo cercando”.
Il nuovo brano “Why Not”, che apre l’ep, racchiude nel titolo una dichiarazione precisa di intenti, continua Don Said:
“Ci sono momenti in cui ci spaventiamo per nulla, a volte di noi stessi, quando in realtà dovremmo nascere e crescere con l’istinto di buttarci e vivere tutto ciò che vogliamo senza preoccupazioni e senza timore del giudizio degli altri. Vivere semplicemente il momento, perché no?”
Intervista a Don Said, il nuovo album “tHug”
Cosa rappresenta nel tuo percorso l’album “tHug”?
Rappresenta un capitolo della mia vita, tanto strano quanto bello. Chissà quale sarà il prossimo.
Cosa ti ha spinto in una direzione più legata all’indie pop?
In realtà è un genere che è difficile da etichettare. Nel disco ci sono tante sfaccettature ma la costante sono la chitarra e le melodie. Ho capito che fanno parte del mio percorso. Poi vedremo come si svilupperà la loro presenza, probabilmente vorranno avere la meglio.
“Why Not” è un singolo, ma per te anche un mantra, una ragione di vita. Ci puoi spiegare il motivo?
Certo che ve lo spiego, alla fine perché no?
Credi nel potere terapeutico di “tHug”? L’impressione è che scrivere il
disco ha fatto bene soprattutto a te…
tHug è l’esempio del prendere coscienza di sé stessi e prendersi un momento per riabbracciarsi, purificarsi, scriverlo mi ha fatto stare bene da quando ho iniziato a progettarlo.
“Ricordi, millefiori” può essere considerato un brano spartiacque nel
tuo percorso?
Ricordi, millefiori è una traccia che nasce circa nel 2019 e non volevo assolutamente cestinare, comunica tantissimo della mia adolescenza e del mio percorso.
Musicalmente mi colpisce la tua connessione artistica con Jiz. Ci puoi
parlare del vostro rapporto?
Jiz è un alieno, appena gli dico “sai bro vorrei una roba del genere però più hard, magari con un po’ di. Lui mi risponde: “già ho il beat pronto”.
L’amicizia che ci lega credo sia un fattore fondamentale nei nostri lavori.
L’artwork che guida il progetto può essere considerato parte integrante dell’album?
Muten (grafico, ndr) è parte integrante del progetto. Don Said è 10 e Lode, tutto ciò che ruota attorno a me è 10 e lode.
Qual è l’aspetto del progetto che ti rende più orgoglioso?
Il fatto che sia un progetto basato su quello che volevo fare e non su quello che dovevo, l’esperimento per fortuna ha superato le mie aspettative. Ma non farò passare troppo tempo, altrimenti ci arrabbiamo.

Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. Segue come inviato il Festival di Sanremo dal 1999 e l’Eurovision Song Contest dal 2014 oltre a numerose altre manifestazioni musicali. In vent’anni ha realizzato oltre 8.000 interviste con personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “La Festa di Don Martello” e nel 2022 “Galeotto fu il chinotto” e “Al primo colpo non cade la quercia”.
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