Francesco Da Vinci

Francesco Da Vinci fa il suo esordio con Partenope, il primo album di inediti, e lo fa con un doppio passaporto linguistico: metà in italiano e metà in napoletano. Ma proprio qui emerge il punto cruciale della scelta dell’artista: non si tratta di un accodarsi alla moda del momento, alla strategia di marketing che tra canzoni e serie tv ha portato a una inflazione di cultura partenopea.  

Per un napoletano D.O.C. come lui non esistono mode o correnti con le quali svendersi. Esiste semmai un acronimo ben diverso, e si chiama D.N.A. napoletano. 

I compromessi non fanno parte del vocabolario di Francesco Da Vinci, perché anche il nuovo andamento che impone come un dogma la formula del featuring non lo riguarda. Questo album vive tutto sulle sue spalle come lui vive di musica dalla mattina alla sera ed esercita la sua professione come una vocazione in cui lo straordinario è ordinaria amministrazione.

L’artista ha un fondamentale gruppo di lavoro di giovani musicisti e producers, ma ogni decisione è figlia del suo pensiero autonomo. La capacità di essere indipendenti nel processo creativo e ancor di più di essere artefici del proprio destino da un punto di vista imprenditoriale e manageriale (non a caso ha aperto la sua etichetta discografica dal nome “7 Boulevard music”) sono gli strumenti indispensabili dell’artista del nuovo millennio.

D’altronde Francesco ha alle spalle diverse esperienze importanti: è stato uno dei protagonisti dello spettacolo “Stelle a metà” di Alessandro Siani, ha calcato il palco del Teatro Augusteo di Napoli, ricevuto il prestigioso Premio Malafemmina.

Nel 2016 entra a far parte del cast di Gomorra – La Serie, per le riprese della terza stagione che lo rivede tre anni dopo, nella quarta stagione, sia attore che protagonista con 2 suoi brani (“Nun passa maie” e “Sulo io”) all’interno della colonna sonora. 

Nello stesso anno partecipa al programma televisivo “The Voice of Italy” presentandosi con l’inedito “L’ammore fa paura” ed entra a far parte del team di Guè Pequeno. Risulterà uno dei pochissimi artisti dello show a firmare un contratto discografico con Universal Music Group. Senza dimenticare la sua presenza nel cast del musical “La fabbrica dei sogni”. 
Nel maggio 2022 pubblica il primo singolo di un nuovo progetto discografico in collaborazione con Stardust e Sony Music dal titolo “Chiamami stasera”. 

Intervista a Francesco Da Vinci

Francesco, il 4 ottobre è uscito il tuo primo album “Partenope” e il singolo omonimo. Cosa significa per te questo progetto e cosa rappresenta la figura di Partenope nella tua musica?

Sì, finalmente è uscito il mio primo disco, che prende il nome di un brano che si trova all’interno dell’album. Partenope diffonde un messaggio di appartenenza supportato da un tema molto importante, quello dell’inclusione. 

Nel singolo “Partenope”, c’è un riferimento a tuo nonno, Mario Da Vinci, attraverso un omaggio musicale. Quanto è stato importante per te il suo esempio e in che modo ha influenzato la tua carriera artistica?

Mio nonno è stato fondamentale nel trasmettermi una visione della musica a 360° partendo da quella di ieri. La sua è l’unica voce esterna alla mia che mi farà compagnia in questo viaggio, è ad apertura album come una sorta di prefazione.

Il tuo album mescola italiano e napoletano. Qual è il significato di questa scelta e in che modo ritieni che questa fusione rappresenti la tua identità come artista e come persona?

Il napoletano mi rappresenta a pieno ed è il modo migliore per comunicare con il mio territorio e non vi nascondo che riesco a farlo in modo molto più incisivo e diretto. Ma ho sempre amato il mix delle due lingue fin dai tempi di “The Voice” dove sono stato uno dei primi a portare questa fusione di lingue in un talent show. Credo che comunque questa scelta mi permetta di far arrivare il mio messaggio a tutta la penisola senza alcuna difficoltà di comprensione dei testi.

Francesco Da Vinci, nel brano “Partenope” esplori l’urban pop, ma con radici nella tradizione napoletana. Come riesci a bilanciare innovazione e rispetto per la cultura musicale della tua città?

Crescendo in una famiglia immersa totalmente nella storia della musica partenopea (anche mio padre ovviamente è figlio d’arte) piano piano dalla tradizione siamo giunti alla contemporaneità. Io sono la terza generazione “Da Vinci” e senza paura di confrontarmi col passato guardo al futuro a testa alta.

Nel tuo progetto artistico emerge un forte senso di appartenenza e inclusione. Puoi parlarci delle figure rappresentative di Partenope nel tuo album, come la drag queen, la donna di colore e la figura curvy, e del messaggio che vuoi trasmettere attraverso queste icone?

Nel 2019 in una strofa di un brano inedito cantavo: “Nella mia città accogliamo non siamo anormali, non facciamo distinzioni siamo tutti uguali, nel 2020 ancora il pregiudizio ma lievate o’vizio , che ce trovi e sfizio, sta cosa me stizza“. Era già un messaggio universale  di amore e per ogni forma di espressione.  Ho voluto raffigurare la nostra Partenope in un modo mai fatto prima, il fatto che ognuna di esse possa rappresentarla in ogni forma diversa e che in verità di diverso non hanno nulla.

L’album “Partenope” contiene brani tratti dal tuo “cassetto personale” e altri di recente ispirazione. Com’è stato unire queste due fasi della tua vita artistica in un unico progetto?

Ho cercato di costruire il mio album attorno ad alcuni brani e concetti che avevo conservato nel cassetto da qualche anno e di ampliare il tutto con nuove idee sia nel sound che nel metodo di scrittura.

Francesco Da Vinci, nel corso della tua carriera hai avuto esperienze importanti, come la partecipazione a “Gomorra – La Serie” e “The Voice of Italy“. Come queste esperienze ti hanno aiutato a crescere artisticamente e influenzato nella creazione di questo album?

Ho iniziando facendo la gavetta in teatro con i musical dove mi sono trovato a recitare e allo stesso tempo a cantare. Il cinema è arrivata in un secondo momento con la serie tv “Gomorra” un’altra esperienza indimenticabile, interpretando sia un ruolo di attore che autore di  due brani per la colonna sonora. Ho avuto modo di affacciarmi al grande pubblico e di conoscere artisti dal calibro di Gue dove al tempo di “The Voice” ho avuto modo di far parte del suo team.

Hai fondato la tua etichetta discografica, “7 Boulevard Music”. Quanto è importante per te essere indipendente sia artisticamente che a livello imprenditoriale?

Vivo di musica dalla mattina alla sera, per me è una vocazione. Ho un fondamentale gruppo di lavoro di giovani musicisti e producers, ma ogni decisione è figlia del mio pensiero. La capacità di essere indipendenti nel processo creativo da un punto di vista imprenditoriale e manageriale per me è indispensabile.

La città di Napoli è al centro del tuo progetto. Napoli e la lingua napoletana stanno vivendo un momento eccezionale grazie ad artisti che stanno facendo emergere la capacità degli artisti partenopei e campani di proporsi in generi anche molto diversi tra loro. In che modo credi che la storia e la cultura napoletana possano continuare a ispirare la nuova generazione di artisti come te? Qual è il tuo punto di vista su questa evoluzione?

Napoli è una città che spruzza arte da secoli, come ancora oggi. Ha un’identità unica ed inimitabile. non dimentichiamo che i più grandi successi nel mondo della nostra musica sono i classici napoletani come “O’sole mio”. Ad oggi il dialetto napoletano è diventato di tendenza soprattutto per i giovani, prima c’era sicuramente più chiusura mentre oggi possiamo dire che finalmente si è sdoganato, ma non del tutto. 

Con *Partenope* vuoi lanciare un messaggio forte di orgoglio e appartenenza. Cosa ti auguri che il pubblico possa prendere da questo album e cosa rappresenta per te questo punto di partenza?

Il pubblico è un fattore molto importante per me, soprattutto nei momenti live;  sentire la loro energia, vicinanza e affetto è impagabile per chi fa questo mestiere. Mi auguro che questo disco possa arrivare anche a quelli che non mi hanno ancora scoperto ma a tutti posso dire con certezza che in questo lavoro c’è tutta la mia passione e la mia determinazione!

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